Sulla relazione col padre
"È come un fratello, come un amico. Ovviamente la persona che ascolto sempre e da cui mi lascio guidare, ma ci comportiamo come grandi amici. Mi ha aiutato molto dandomi consigli, guardando le mia partite e dicendomi quello che facevo bene o male...Soprattutto quello che facevo male. Dall'altra parte, poi, c'era mia madre che mi ha sempre accompagnato e sostenuto in questo percorso".
Il soprannome Bebote
"Fin da quando ero piccolo, i miei genitori mi chiamavano bebote perché da bambino ero un "piccolo gigante". Anche a pochi anni, ero grande fisicamente. Poi, questo soprannome è diventato virale in tutto il mondo".
Sulle parole di Ibrahimovic che ha detto che diventerà più forte di lui
—"È una grande responsabilità, però mi fa piacere ho molta fiducia nelle sue parole perché tutto quello che dice si realizza".
Sulla scelta del numero 7
"Ho scelto il numero 7 di Shevchenko, una leggenda di questo club. So che pesa molto, ma mi piacciono queste sfide, mi piace mettermi in gioco e io posso solo dare il massimo".
Su Feyenoord-Milan e come la vivrà
"In maniera molto intensa e emozionata. Sono un giocatore che mette i sentimenti davanti a tutto e oggi non farà eccezione".
Esulterà in caso di gol?
"No no, non esulterò perché è una squadra che rispetto molto e mi ha dato tantissimo". LEGGI ANCHE: Feyenoord-Milan, il papà di Gimenez: “Santi contento di gruppo e società. Conceicao …” >>>
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