Tornando ai tuoi anni da giocatore, hai condiviso lo spogliatoio con alcuni dei più grandi campioni della storia, come Maldini e Baresi. Com’era dividere lo spogliatoio con stelle del genere? "Ah, la squadra del Milan! Ricordate che ho vinto la Champions League con il Marsiglia nel 1993, e ai nostri occhi il Milan era qualcosa di assolutamente magnifico. Quindi, l’anno dopo, quando mi sono unito a loro, era come vivere un sogno. E in effetti, quel sogno era reale. È un club davvero straordinario. All’epoca c’era Silvio Berlusconi, che aveva costruito le infrastrutture di Milanello; lo stadio di San Siro era semplicemente incredibile. E poi c’era la base dello spirito italiano: molti giocatori della Nazionale — otto, se non sbaglio — erano parte di quella squadra e ne rappresentavano la leadership. Era fantastico. Tutto ruotava intorno alla vittoria, tutto era focalizzato sul portare la prestazione al livello più alto possibile".
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