Sul rosso a Theo Hernandez
—"Più che la seconda ammonizione, a me ha lasciato un po’ così la prima, su di un fallo non necessario. Ma in campo a volte può capitare di essere nervosi. Va detto che dall’espulsione di Theo è cominciata un’altra partita".
Sulla prestazione del Milan in dieci
—"In campo internazionale è complicato giocare con un uomo in meno, ma non è che il Milan stesse subendo chissà che prima del pari. Però è successo troppo spesso di recente di finire in dieci: da Zagabria a Empoli, fino all’altra sera. È evidente che ci sia poca serenità, alla squadra manca lo spirito giusto".
Sulla stagione rossonera
—"Occorre essere pragmatici, voltare pagina e puntare agli obiettivi realistici che si hanno davanti. Il Milan ha la qualità per rimontare in campionato e poi c’è la Coppa Italia, senza scordare che un trofeo è già arrivato con la Supercoppa".
Conceicao ora potrà lavorare di più sulla squadra
—"Vero e non va sottovalutata come cosa. A me il Milan del primo tempo con il Feyenoord ha convinto, anche come equilibrio. Però per trovare continuità di prestazione serve lavorare sui meccanismi in campo, oltre che sull’aspetto mentale. E adesso Conceicao potrà farlo con più frequenza".
Milan con quattro attaccanti: è sostenibile?
—"Io credo di sì, perché Gimenez, Pulisic e Joao Felix non si risparmiano nella fase difensiva e hanno anche corsa, mentre un giocatore meno propenso al pressing come Leao te lo puoi permettere. Il lavoro più duro spetta però ai mediani, che devono dare protezione alla difesa. Ma con il Feyenoord il Milan non ha avuto problemi di equilibrio, piuttosto è stato un po’ lento, pur dominando. Inutile girarci attorno: la società a gennaio ha investito e puntato su nomi importanti per centrare la qualificazione in Champions". LEGGI ANCHE: Torino-Milan, probabili formazioni: un big in panchina! E Theo Hernandez...>>>
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