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INTERVISTE

Milan, Di Canio: “Modric è un leader che sa parlare alla squadra”

Luka Modric AC Milan
Di Canio, all'interno di un'intervista al Corriere della Sera, ha parlato anche del nuovo Milan di Massimiliano Allegri e Luka Modric
Redazione PM

Il Corriere della Sera ha intervistato Paolo Di Canio, opinionista di Sky Sport. L'ex calciatore ha affrontato vari temi riguardanti la prossima Serie A. Tra i tanti argomenti, ha menzionato l'arrivo di Modric. Inoltre, si è espresso sull'apporto che potrà dare al Milan di Massimiliano Allegri, per il quale ha speso belle parole. Di seguito, si riportano alcuni passaggi delle sue dichiarazioni.

Di Canio: "Il Milan può diventare squadra in fretta"

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Dopo aver trattato del caso Lookman, obiettivo di calciomercato dell'Inter, ha risposto ad alcune domande sul campionato alle porte. Le sue prime parole non sono di certo morbide: "La prospettiva è duplice: l'Italia continua ad essere il cimitero degli elefanti. Prima erano Ronaldo e Ribery, oggi sono De Bruyne e Modric. Ma c'è anche molta curiosità e attenzione per gli allenatori, Allegri, Chivu, Gasperini alla Roma in particolare".


Su Modric e De Bruyne: "Lo sono (dei top player, ndr), ci mancherebbe. Intanto, mi chiedo quante partite possano reggere a livelli alti ma soprattutto quanta della loro qualità e tecnica riuscirà ad essere recepita dai compagni di squadra. Difficile imitare uno che è unico. Voglio dire che da soli non possono bastare se non c'è una squadra in grado di muoversi bene attorno a loro. Sicuramente ci godremo la qualità, ma chi sta attorno a loro deve imparare in fretta a capire con chi sta giocando. Modric è un leader che sa parlare alla squadra: il Milan ne gioverà, in una stagione in cui ha solo il campionato".

Su Allegri e il suo nuovo Milan: "Max è come il dado nel brodo. Una metafora per dire che lui aggiusta tutto. Sono sicuro che metterà a posto soprattutto la difesa ed esalterà la qualità di Leao. Poi il Milan ha fatto un grande acquisto che è Ricci, dopo tanto tempo vedremo un vero mediano metodista, italiano finalmente. Mi piace anche Jashari che ha qualità fisica e muscolare".

La sua griglia di partenza della Serie A: "Metto il Napoli che ha vinto lo scudetto e di fatto è favorito, mi fido di Antonio (Conte, ndr) può ripetersi. La sua squadra non ha dominato, vero. Ma ha saputo sempre controllare le partite, questo è un metodo che non si disperde. Metto poi Inter e Milan alla pari, la prima ha recuperato freschezza, la seconda può diventare squadra in fretta. La Juve deve provare a stare agganciata al treno, mi piace la Roma di Gasperini. L'Atalanta la vedo più indietro".