Di Canio su Allegri e Pioli
—Ecco cosa ha detto sui due tecnici: "Sono allenatori capaci, intelligenti e abili ad adattarsi alle risorse che hanno. Tornano dopo un po' di tempo, con condizioni diverse. Sono aggiustatori, io li chiamo i dadi da brodo, se qualcosa non va migliorano il sapore".
Su Max: "Allegri non viene visto come il messia, però ha un'immagine importante, non chiede la luna ai suoi: sanno di dover soffrire. Spero che con l'idea dell'aggiustatore, possa costruire un ambiente dove tutti lavorano dalla stessa parte. E nessuno si senta di giocare il suo calcio da spiaggia: parlo di Leao, che però ora si sta divertendo da punta".
Sull'ex allenatore rossonero: "Pioli rientra dopo un anno in Arabia a prendere soldi. A Firenze con un calcio più organizzato e meno rischioso può fare bene e puntare a una coppa".
Di Canio: "De Bruyne, Modric e i nobili elefanti"
—Sugli arrivi di De Bruyne e Modric: "Non voglio fare il distruttore, ma ho due analisi. La prima: godrò delle loro giocate, ma mi dispiace che nessuno li ha cercati in Europa. Neanche le terze, le quarte o quinte forze. Noi li abbiamo presi nelle prime. Vedremo gli esterni del croato o i passaggi del belga, con ritmi, tempi e spazi più facili per loro".
E infine: "Però il calcio italiano, da Ronaldo a Ribery, fa arrivare gente al crepuscolo. Voglio usare un termine in modo simpatico e non dispregiativo: il cimitero degli elefanti nobili. Da bambini dicono che guardavano il nostro calcio, però ci arrivano a 40 anni. Vengono in piazze meravigliose, ma in un torneo che per i loro ricordi è quello del 2006, dei campioni del mondo, con Cannavaro, un difensore, Pallone d'Oro".
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