Io non andai più al Milan, Ancelotti restò in rossonero e, l’anno successivo, vinse la Coppa dei Campioni a Manchester. Il destino ha voluto così. Ma non ho rimpianti. Peccato, però, perché del Milan ero tifoso fin da bambino: unico milanista di San Michele Extra, il paese alle porte di Verona dov’era nato anche Mariolino Corso. Gli altri, tutti interisti. Io, invece, godevo quando vedevo giocare Rivera“.
“Sarebbe stata la svolta della mia carriera?Ci ho riflettuto spesso e direi di sì. Da allora in poi il mio percorso non è stato così positivo come negli anni precedenti. Sono comunque soddisfatto, non sto lì a piangermi addosso“.
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