Sull'AIA che ha riferito che non era rigore: “L’arbitro della partita ha detto di sì e poi c’era un fallo. Ma ha detto che era rigore. E quindi dico io: è rigore, ma non è rigore. È fallo di mano, ma non è fallo di mano. La cosa bella è che un arbitro ha detto che era rigore e gli arbitri dicono che non era rigore, ha detto che era fallo ma non era fallo. Vedete voi. Però fare l’arbitro è una delle cose più difficili del mondo. Perché comunque è rarissimo accontentare tutti. Io da ragazzo quando mi accorsi che giocavo benino a pallone, ma non così bene da poter fare agonismo serio, volevo fare l’arbitro. E feci un corso da arbitro. Poi decisi di non provarci nemmeno perché erano gli anni 1968-1969 e in quegli anni stare 90 minuti fermi in un posto non era igienico”.
Milan o Napoli, chi fa più paura? “Paura? Nessuno può fare paura all’Inter. Il Milan ha una chance in più perché ricordiamolo, non fa le coppe: una chance in più e un merito in meno. Non fa le coppe perché è arrivato dietro all’Inter l’anno scorso. Quest’anno vediamo
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