Su Locatelli
—«Manuel era giovane, ma era destinato a diventare il grande giocatore che è adesso. Aveva iniziato ad allenarsi con noi dopo le giovanili perché Brocchi aveva visto in lui delle qualità. Ha sfruttato al massimo le sue chance e ora sta mostrando il suo valore con la Juve e con la Nazionale. È uno dei centrocampisti che fanno la differenza nel calcio italiano. Parlo con Calabria con Donnarumma, Locatelli e Cutrone. Sono stati grandi compagni e persone fantastiche. Al Milan auguro il meglio».
Sulla gara di stasera
—«Dura perché la formazione di Motta è tosta e in campionato non ha mai perso. Ci vorrà una bella prestazione, ma sono convinto che il Milan possa arrivare in finale».
Sulla stagione del Milan
—«Se al Milan i risultati non arrivano, è inevitabile che la dirigenza cambi allenatore. Fa parte del gioco... Conceicao porta una nuova idea di calcio che speriamo sia vincente e rilanci il Milan in corsa per la qualificazione alla Champions. Il club più grande d’Italia deve sempre avere l’obiettivo di lottare per lo scudetto e di partecipare alla Champions».
Qualche rimpianto per la sua esperienza in rossonero?
—«No. Dentro di me ho solo l’orgoglio di aver indossato la maglia di uno dei club più importanti del mondo. Sono sicuro di aver dato il massimo. E quella Supercoppa è davvero un bel ricordo». LEGGI ANCHE: Milan, da Fonseca a Conceicao: si va verso una rivoluzione? Ecco perché
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