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Inter, Ausilio: “Lukaku? Bellissima plusvalenza e due finali perse”

Inter Ausilio Lukaku
Piero Ausilio, direttore sportivo dell'Inter, ha parlato a 'Radio TV Serie A' in mattinata. Ecco cosa ha detto su Romelu Lukaku e non soltanto
Daniele Triolo Redattore 

Piero Ausilio, direttore sportivo dell'Inter, è tornato a parlare di Romelu Lukaku in un'intervista concessa, in esclusiva, a 'Radio TV Serie A', l'emittente ufficiale della Lega Calcio. Ecco, dunque, qui di seguito, uno stralcio delle dichiarazioni più importanti di Ausilio su 'Big Rom' ma non soltanto.

Inter, la verità di Ausilio su Lautaro, Lukaku e Thuram

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Sull'acquisto di cui va più orgoglioso: "Sono tanti, tutte storie belle e particolari. Rischierei di fare un torto a qualcuno, ma quella di Lautaro Martínez è una storia molto particolare perché di fatto era un giocatore dell'Atlético Madrid. Quando prendi un aereo e vai lì a tentare l'1% in una situazione compromessa al 99% rischi di fare brutta figura, ma furono 4 giorni pazzeschi. Mancava solo l'accordo con l'Atlético, c'era una clausola che per fortuna Lautaro non voleva esercitare e lì facemmo un grande lavoro di squadra. Mi aiutò Javier Zanetti con il suo procuratore, Diego Milito, con il loro durissimo presidente. Una volta chiuso tutto ci fu una partita disastrosa, perché lui fece 3 gol e si procurò un rigore quella sera. Ci sedemmo di nuovo al tavolo il giorno dopo e lo pagammo qualcosa in più, ma riuscimmo a portarlo a casa. Anche a Mario Balotelli mi legano ricordi bellissimi, averlo messo nel calcio che conta: si è giocato la possibilità al 70%".

Sulla sua trattativa più complicata: "Ce ne sono tante. Non è stato facile ad esempio strappare Benjamin Pavard al Bayern Monaco, perché non volevano privarsene. In quella che ti sembra più scontata succede qualcosa a un minuto dalla fine".

Sull'acquisto mancato: "Ce ne sono, ma meglio non ricordarli. Voglio fare il nome di Pierluigi Casiraghi, mio secondo padre dal punto di vista sportivo e professionale: vedeva quelli forti prima degli altri. Vide Cesc Fàbregas a 16 anni, facemmo di tutto per prenderlo ma non ci fu possibilità. Ce ne sono stati tanti altri di giocatori trattati e poi andati da altre parti".

"Lukaku? Venuti a mancare educazione e rispetto"

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Sulla sua più grande delusione in carriera: "Delusioni in tanti anni ne hai più di una. Con Romelu Lukaku è delusione per come è finita, ma ho rispetto nel cercare di non parlare di un giocatore di un'altra società. Mi piace parlare al presente e al futuro, lui è stato parte del passato dell'Inter. Mi viene da ricordare uno Scudetto meraviglioso, una bellissima plusvalenza, vera, e due finali perse".

Sulla verità di quanto successo con Lukaku: "Preferisco non parlarne. Dico solo che ci deve essere in tutte le cose educazione e rispetto. A un certo punto, le cose stavano andando avanti, ma sono venuti a mancare proprio educazione e rispetto. Se c'è voglia di dirsi le cose negli occhi non c'è mai problema. Quando non si risponde al telefono, ci si nega o si risponda tramite altre persone, allora è il momento di voltare pagina. Da quell'8 luglio è andata così. La telefonata in cui mi sono arrabbiato? Una leggenda. Ci fu questa chiamata dopo vari tentativi, ma è durata poco. Fu decisa, ferma, ma niente di particolare. Dissi ciò che pensavo in poco tempo".

Sulla prima volta in cui ha notato Marcus Thuram: "Dopo la cessione di Lukaku al Chelsea. Non sapeva neanche di essere una prima punta. Venne preso Edin Džeko a zero dalla Roma, ma ci mancava il secondo attaccante per completare il reparto con Lautaro. Era il prescelto, ma si infortunò. Avevo già parlato con lui e il papà, la negoziazione andava avanti spedita anche grazie a Mino Raiola, che approfitto per ricordare. Avevamo quasi definito tutto, ma la domenica precedente l'incontro definitivo si fece male al ginocchio e dovemmo cambiare obiettivo. Quegli incontri furono la base. Fui il primo a dire a Lilian che suo figlio poteva diventare attaccante centrale, me lo ha ricordato l'altro giorno. Il nostro progetto era finalizzato e mirato su di lui, il vantaggio ce lo siamo presi". LEGGI ANCHE: Mercato Milan, chi arriverà in difesa tra questi tre? I nomi >>>

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