«Prima un assist, poi la rete del 2-3: perdemmo, ma ci divertimmo. Ricordo il caos del dopo gara, il direttore sportivo che mi disse: “Jens, ti vogliono …”. Il telefonino si riempiva di messaggi e, poche ore dopo, ero un giocatore rossonero. “Jens, ti aspettiamo a Milanello …”, stavolta era Paolo Maldini in video-chiamata al cellulare …. Emozioni e sensazioni uniche, facevo fatica a capire cosa mi stesse accadendo …».
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L'avventura di Hauge al Milan è durata poco, appena un anno: 24 partite, 5 gol e un assist in tutte le competizioni. Poi il prestito con diritto di riscatto (esercitato) all'Eintracht Francoforte per circa 10 milioni di euro. Dopo la Germania, il Belgio (Gent) e il ritorno a casa, a Bodø, nel gennaio 2024. Così Hauge: «Mi sentivo pronto anche se il salto per un ragazzo come me fu enorme: da Bodo al campo di allenamento di una grande squadra europea, e non solo. È andata così, doveva andare così».
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