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INTERVISTE

Capello: “Milan, avevi il centrocampo più forte e non c’è più nessuno”

intervista Capello AC Milan
Fabio Capello, ex allenatore del Milan, ha parlato dei rossoneri di Stefano Pioli a 'La Gazzetta dello Sport'. Ecco le sue dichiarazioni
Daniele Triolo Redattore 

Fabio Capello, ex allenatore del Milan, ha parlato in esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni sui rossoneri.

Milan, così Capello in esclusiva alla 'rosea'

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Sul Milan di Stefano Pioli terzo in classifica e lontano dallo Scudetto: «Il Milan non può pensare di correre per il terzo posto. Ricordo il mio quarto anno, quando siamo arrivati quarti a 13 punti dalla Juventus: la società non accettava quella posizione in classifica. Questo Milan veniva da uno Scudetto e da una stagione strana, con la semifinale di Champions League e il quarto posto conquistato per i problemi della Juve. E ha fatto una campagna acquisti non indifferente, mi pare. I punti di distacco dalle prime sono tanti».


Sulla possibile rimonta nei confronti di Inter e Juventus: «Io con il Real Madrid rimontai il Barcellona ma davanti c’era una squadra sola ... e si addormentò. Qui il Milan ha due squadre davanti».

Capello sulla rosa del Milan rispetto a quella di Inter e Juventus: «Diversi giocatori acquistati hanno impiegato diverso tempo per integrarsi, per capire il calcio italiano. Poi gli infortuni, che vanno messi in evidenza. “Warum?”, direbbero in Germania. Perché? Il motivo non sta a me dirlo. Non so quante responsabilità ha il preparatore, se si è lavorato troppo o troppo poco, se si è andati a giocare partite in tournée invece di fare preparazione. Dico solo una cosa: l’incidenza di certi problemi muscolari fa riflettere».

Su cosa farebbe lui con la panchina di Pioli nella prossima stagione: «Non risponderò a una domanda così su un allenatore, però si vede che ora i giocatori sono integrati... e in questo si vede la mano dell’allenatore. Nei prossimi mesi mi aspetto i risultati».

Sui risultati del Milan di Pioli nell'ultimo periodo: «Vedo un progresso netto, sì. Se poi si sbagliano i rigori ...».

Sul singolo del Milan che l'ha colpito di più: «Theo Hernández ha avuto una personalità unica da difensore centrale. Mi ha entusiasmato con una umiltà che credevo non avesse. Ruben Loftus-Cheek ha dimostrato di avere senso dell’inserimento. Mi sono piaciuti loro più di tutti».

"Prenderei sul mercato un centrocampista di personalità"

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Su Rafael Leão: «Ha qualità pazzesche ma ora è andato un po’ in confusione. Certo, anche nella confusione è quasi sempre lui a tirare fuori il jolly e risolvere le partite. Se non altro, gli avversari con lui devono spostare tutta la difesa da una parte ...».

Sul big che sacrificherebbe in estate per rivoluzionare la squadra in caso di necessità tra Mike Maignan e gli stessi Theo e Leão: «Bellissima domanda con una bellissima risposta: lo sa l’allenatore. Io penso che un allenatore possa perdere un giocatore chiave, un punto di forza, solo se sa che arriveranno due rinforzi per risolvere due problemi. La difficoltà però è un’altra ...».

Sulla difficoltà che potrebbe trovare il Milan sul mercato: «Trovare i giocatori che fanno la differenza. Il Milan per me non può fare acquisti sperando che crescano con il tempo. Il Milan deve prendere giocatori di garanzia, che cambino la squadra. Guardate l’Inter. L’Inter spende soldi in un’altra maniera ...».

Sul tipo di giocatore che prenderebbe il Milan in estate: «Un centrocampista che prenda in mano la squadra, un giocatore di personalità da mettere al centro di tutto. L’Inter vince le sue partite con il centrocampo, è in quella zona di campo che fa la differenza. E anche Adrien Rabiot, per la Juve, è fondamentale».

Sul centravanti del Milan del futuro: «Ho grande rispetto per Giroud, per quello che ha dato e per quello che sta dando, però vista la sua età ...».

Sugli errori di mercato fatti dal Milan in questi anni: «Il Milan aveva Hakan Çalhanoğlu, Franck Kessié, Ismaël Bennacer e Sandro Tonali. Quello era il centrocampo più forte d’Italia e il Milan lo aveva in casa. Non è rimasto quasi nessuno». LEGGI ANCHECriscitiello: “Conte al Milan? Stipendio e mercato, ecco cosa accadrà” >>>

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