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Evra senza filtri su Ferguson: “Se allenasse ora finirebbe in prigione, era malvagio”

EVRA
Patrice Evra non ha usato mezzi termini nel parlare di Sir Alex Ferguson, leggendario allenatore del Manchester United: le sue parole
Alessia Scataglini
Alessia Scataglini

Patrice Evra non ha usato mezzi termini nel parlare di Sir Alex Ferguson, leggendario allenatore del Manchester United. Il tecnico scozzese, capace di conquistare 38 trofei in 27 anni sulla panchina dei Red Devils, è ancora oggi venerato come un'icona del club, dove anche il terzino francese ha militato a lungo, vivendo in prima persona la sua gestione. In una recente intervista rilasciata al podcast SDS, Evra ha condiviso il suo punto di vista senza peli sulla lingua:

Ferguson "da galera"? La rivelazione di Evra: "Urlava, lanciava scarpe, faceva piangere"

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"Se Ferguson allenasse adesso, probabilmente finirebbe in prigione. Non c’è modo che Ferguson non finirebbe in prigione per quello che farebbe. Sai quanti giocatori ho visto piangere perché li ha presi a male parole, ha lanciato scarpe. Era malvagio".


 Evra racconta dell'amichevole disputata in Arabia Saudita: "Rooney diede la palla a Welbeck, ma lui sbagliò il rigore. Perdemmo la partita, ma era solo un’amichevole, una partita da 45 minuti. Quando rientrammo negli spogliatoi, Ferguson urlava: 'Welbeck!'. Io e Welbeck eravamo in bagno, lui stava facendo pipì, ma Ferguson stava già urlando. Ferguson arrivò e si rivolse a Welbeck dicendo: 'Chi c***o credi di essere? Appena entrato in prima squadra e ti prendi il rigore'. Io dissi: 'Boss, è solo un'amichevole'. E lui: 'F*****o l'amichevole!'".

L'ex Juventus prosegue poi con un'altra storia: "Nel 2011 giocavamo ad Anfield contro il Liverpool. Durante la partita Jamie Carragher fece un bruttissimo fallo su Nani con l’arbitro che incredibilmente non lo espulse. Tutti noi andammo dall’arbitro per lamentarci e anche per difendere un compagno che aveva una profonda ferita sullo stinco che lo costrinse a uscire in barella poco prima della fine del primo tempo. Dopo essere andati a difendere Nani in campo, alcuni compagni si disinteressarono delle sue condizioni una volta rientrati nello spogliatoio e aver visto Nani piangere. Mi ricordo che Scholes esclamò: 'V********o', quando vide il compagno in lacrime. Ferguson invece disse: 'Spero che ti sia rotto la gamba, un giocatore dello United non può piangere ad Anfield'. Eravamo delle brutte persone. Voglio scusarmi con tutti i giovani che si sono allenati con noi. Eravamo animali. Dopo la partita aspettavamo il giorno dopo per 'uccidere' Nani. Per farvi capire quanto eravamo cattivi, non ce ne fregava nulla. Se sanguini e piangi, sei fuori, non fai parte di noi. Ferguson dovette dargli una settimana libera per riprendersi da quell’episodio, perché noi stavamo aspettando per 'finirlo'. Ancora oggi, nel gruppo WhatsApp del Manchester United, pubblichiamo quella foto di Nani che piange ad Anfield".

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