© RIPRODUZIONE RISERVATA
- Calciomercato
- News economiche Milan
- Redazione
Tony D'Amico non diventerà direttore sportivo del Milan | AC Milan News (Getty Images)
Tony D'Amico, DS dell'Atalanta recentemente accostato anche al Milan, è stato insignito al Gran Galà del Calcio ADICOSP (Associazione Italiana Direttori e Collaboratori Sportivi) del premio "Franco Janich" come miglior Direttore Sportivo della Serie A per il 2023-24. Ecco, dunque, le sue parole dal palco riportate dai colleghi di 'TuttoAtalanta'.
Sul lavoro della società: "Noi lavoriamo sempre. La società, l'allenatore, il gruppo e il nucleo storico da anni sono abituati a lavorare con l'ambizione di crescere e la voglia di confrontarsi con gli avversari più importanti. A volte ci riusciamo, a volte meno. Della passata stagione voglio ricordare tre date: il 15 maggio la finale persa con la Juve, grande delusione; il 19 siamo andati a Lecce e abbiamo conquistato la qualificazione in Champions League matematica; la finale di Dublino, faccio fatica a trovare un aggettivo per descrivere. È piacevole vedere l'Atalanta: lo era prima, quando ero a Verona, oggi lo è ancora di più, vivendola tutti i giorni da vicino."
Sulla qualificazione alla Champions League:
"Abbiamo ancora tre partite difficili. L'annata è stata spettacolare ancora una volta. Sembra banale e scontato che siamo sempre lì a lottare ma non è scontato. Dietro c'è un grande lavoro, grande allenatore, c'è l'ambizione di ottenere grandi risultati".
Sullo Scudetto e sul suo futuro: "Sarebbe stato bello per tutto il calcio italiano ma Inter e Napoli sono squadre forti, nettamente superiori. Noi non ci esaltiamo nelle vittorie e non ci deprimiamo nelle sconfitte, viviamo tutto come al solito, con la voglia di migliorarci. Futuro? Per ora è la Roma, vogliamo dare una soddisfazione ai nostri tifosi dopo la tristezza degli ultimi giorni per la scomparsa di uno di loro".
© RIPRODUZIONE RISERVATA