Sul ruolo dell'opinionista: "Oggi funzioni se sei divisivo, sembra un obbligo schierarsi in partiti. Giochisti, risultatisti e altro ancora. Io cerco sempre di essere libero ed equilibrato. Mi attaccano perché critico il Milan, ma lo faccio perché lo amo. Alcuni tifosi milanisti pensano che parli per partito preso, non è così. Quando do un’opinione lo faccio per stimolare una reazione. Se dico qualcosa di negativo su Leao non è che lo faccio perché gioca nel Milan: espongo il mio punto di vista per suscitare un cambiamento".
La griglia in Serie A: "In prima fila metto Napoli, Inter e Milan. I rossoneri hanno Modric, un insegnante di calcio, che giocando una partita a settimana può ancora fare la differenza, e la certezza Allegri in panchina".
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