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INTERVISTE

Chiellini si racconta: “La Juventus? Mia seconda famiglia. Sui Mondiali…”

Giorgio Chiellini Juventus
“Sono un ragazzo fortunato”. Con una citazione di Jovanotti, Giorgio Chiellini ha ripercorso la sua straordinaria carriera in un’intervista a Vivo Azzurro Tv, in occasione del suo 41° compleanno. L’ex capitano della...
Alessia Scataglini
Alessia Scataglini

"Sono un ragazzo fortunato". Con una citazione di Jovanotti, Giorgio Chiellini ha ripercorso la sua straordinaria carriera in un'intervista a Vivo Azzurro Tv, in occasione del suo 41° compleanno.

L'ex capitano della Nazionale e della Juventus, dove ha giocato per 17 stagioni e ora è dirigente, ha parlato del suo profondo legame con il club bianconero: "La Juve la considero una seconda famiglia, Torino è diventata la mia città. Ho dato tanto a questo club ma sono stato ripagato da successi sportivi straordinari e dall'affetto di milioni di tifosi".


L'onesta confessione di Chiellini: "Nazionale? Per la Svezia ho perso il sonno"

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Nel corso dell'intervista, Chiellini ha rivelato che l'attaccante più difficile che abbia mai affrontato è stato Zlatan Ibrahimović, mentre il compagno che gli ha insegnato di più è Cristiano Ronaldo.

Parlando della Nazionale, ha confessato una ferita ancora aperta, quella dei Mondiali: "Ho messo piede a Coverciano la prima volta a 15 anni, se penso a quanto c'è stato dopo mi vengono i brividi. I Mondiali mi sono andati tutti male: nei due a cui ho partecipato, nel 2010 e nel 2014, non abbiamo superato il primo turno. Quando nel 2017 perdemmo il playoff con la Svezia non ho dormito per più notti".

Poi, la gioia della vittoria a Euro 2020: "Di quell'esperienza conservo ricordi incancellabili. Una soddisfazione pazzesca, condivisa con tutti i miei compagni". In vista dei prossimi Mondiali in USA, ha un sogno: "I nostri ragazzi si 'devono' qualificare per dare questa gioia ai tanti bambini che ancora non hanno nemmeno visto l'Italia partecipare. Sogno una finale tra l'Italia e il Brasile allenato da Ancelotti, con cui tra l'altro mi dispiace di non aver mai lavorato. Sarebbe una partita storica".