Il giornalista Marco Cattaneo ha rilasciato alcune dichiarazioni sul mercato del Milan, tra Moise Kean, Francesco Camarda e Theo Hernandez
Il giornalista Marco Cattaneo ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso dell'ultimo video pubblicato da Carlo Pellegatti sul proprio canale 'YouTube', soffermandosi in modo particolare sul calciomercato del Milan, da Moise Kean a Francesco Camarda passando per Theo Hernandez. Ecco, dunque, le sue parole.
Cattaneo: "Kean? Il Milan ha Camarda, lo faccia giocare". Spiazza su Theo
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Su Moise Kean: "È il classico giocatore che devi prendere quando costa 13 milioni come ha fatto la Fiorentina con proteste polemiche. È vero che la clausola di 50 è fino a luglio ma non credo che si possa abbassare di tanto il prezzo e Commisso e la Fiorentina non sono clienti molto facili. Anche se poi li cedono a chi mette sul piatto tanti soldi. Il Milan deve capire di cosa ha bisogno. Con tutte le necessità che ha, bisogna vedere anche chi partirà e dove deve intervenire per le posizioni da sostituire".
"Il problema del Milan non mi sembra davanti, cioè se io avessi 55 milioni invece che spenderli per Kean li investirei per Leoni e Rovella. E darei una chance a Gimenez che hai pagato 35 milioni nel mercato di gennaio. Poi eventualmente il terzino sinistro se dovesse partire Theo, un centrale che sappia costruire, un terzino destro, un altro da mettere in mezzo al campo. Se arriva Xhaka sono già 20 milioni, finisce presto il budget".
Su Francesco Camarda: "Per Camarda mi sembra un anno sprecato. Ho letto del rinnovo con la possibilità che vada a fare un anno in prestito. Ma dove lo fa, alla Carrarese con tutto il rispetto. Se Allegri va da Tare a dire di voler giocare con il 4-3-3, Camarda non può fare la riserva dell’attaccante titolare considerando che il Milan giocherà solo le 38 di campionato più quelle di Coppa Italia? Se credi in lui ed è vero quello che si dice sul suo conto, piuttosto che vagare tra una squadra e l’altra… Sicuramente è più pronto di quando ha esordito, poi stiamo vedendo tutti i giovani che ultimamente esordiscono, ormai di 2007/2008 ce ne sono: facciamolo giocare".