"Mi dispiace che il papà di Samardzic abbia giustificato le sue decisioni con questi argomenti. Per me parlano i fatti. Dall’incontro avuto con lui e la moglie insieme a Kolarov nel mio ufficio a Montecarlo, alle tante chiamate fatte insieme ai diversi club, alla sua richiesta rivolta all’Udinese di parlare direttamente con me. E ancora: il nostro appuntamento insieme presso la sede dell’Inter, gli ok dati all’Inter, i brindisi con lui e la moglie in un hotel di Milano, la videochiamata con il figlio per organizzare le visite mediche, l’arrivo di altri famigliari e del cameraman per le riprese video. Dopo tutto questo il papà ha avanzato delle richieste che io non condividevo nella sostanza e nella forma e in quel momento ho deciso di farmi da parte", le parole dell'agente.
Si tratta certamente di una discussione che durerà ancora per diverso tempo. I due punti di vista sembrano essere inconciliabili e, di conseguenza, le parti difficilmente troveranno un accordo. L'Inter attende una svolta che potrebbe però non arrivare mai. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, le ultime novità sul colpo Ekitike
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