Che tipo di giocatore sei? "Penso soprattutto di essere giocatore offensivo, però mi piace aiutare la squadra in fase difensiva. Sto cercando anche di migliorarmi in tutti quei piccoli dettagli in cui ho bisogno di perfezionare, però sì, mi piace di più andare in avanti".
Sul primo gol della sua carriera: "È stata una sensazione bellissima: primo gol tra i grandi, ma soprattutto è stato il gol che ha portato alla vittoria della squadra, quindi è stato ancora più speciale".
Sulla prima partita in prima squadra (amichevole contro la Virtus Entella): "È stata un'emozione unica. Anche se in amichevole, la prima volta con la Prima squadra non si scorda mai. Sono stato molto contento, anche se prima di entrare avevo quell'ansia da prestazione. Però alla fine mi sono divertito".
Sul supporto della famiglia: "Sono arrivati complimenti dai miei compagni, ma soprattutto dalla mia famiglia. Erano contenti ed è stata un'emozione anche per loro. I miei genitori mi hanno sempre seguito in tutto, hanno fatto tanti sacrifici per me, anche in periodi non semplici. Tutta la mia famiglia mi segue e cerca sempre di venire alle partite. Questo supporto mi dà un grande aiuto in campo.
Cosa vuol dire allenarsi con la prima squadra? "Sicuramente significa crescere in ogni aspetto. È sempre un onore essere chiamato dalla Prima squadra e devi sempre mettere tutto te stesso negli allenamenti, soprattutto con di fianco campioni come Modric e lo stesso Gabbia, che rappresenta un simbolo del Milan".
Mattia Cappelletti ha poi concluso: "Per me il Milan è una famiglia. Mi ha accolto quando avevo 11 anni e mi fatto crescere con valori forti come il rispetto, l'orgoglio e l'attaccamento per la maglia. Sono onorato di esser cresciuto in questo settore giovanile e spero di poter dare tutto me stesso per questo club".
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