E il Milan? «È una squadra strana: soffre con avversarie che sulla carta dovrebbe dominare, mentre non gioca con la stessa attenzione che mantiene contro le big. Sta perdendo punti importanti. Anche se il gol annullato a Pulisic contro il Sassuolo è qualcosa che succede solo in Italia, con questi arbitri e Var che capiscono poco di calcio. Non è balletto, in cui alla prima spinta si fischia fallo. Ma il possesso di domenica è stato sterile, troppo laterale, noioso».
Lei ha inserito nella lotta anche la Juve: davvero può rientrare nella mischia? «È la grande sorpresa del weekend, per la tonicità e la rapidità con cui ha giocato. Positiva al massimo. Ha messo sotto il Bologna, una squadra che mette in difficoltà chiunque, e invece i bianconeri sono stati dominanti. L’ho vista davvero bene, per la prima volta negli ultimi due anni una squadra vera. La mano di Spalletti è stata evidente, la voglia dei giocatori pure. Non so se questo slancio fosse dovuto all’annuncio di Elkann relativo alla proprietà, non conosco il perché o il per come. Finalmente la Juventus ha giocato da squadra. Ma c’è un fattore che sorride al Milan..».
Il fatto che i rossoneri non abbiano impegni al di fuori del campionato? «Esatto. Molto dipenderà dai risultati che Inter, Napoli e Juve otterranno in Champions, come la stessa Roma in Europa League che comunque resta lì in lotta. Sotto questo aspetto la favorita resta il Milan: avere la possibilità di preparare solo il campionato, senza competizioni europee, Supercoppa o Coppa Italia, è un grandissimo vantaggio».
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