Christian Brocchi, ex calciatore rossonero, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dell'agenzia 'AGI', soffermandosi in modo particolare sul derby Inter-Milan, ritorno della semifinale di Coppa Italia 2024/2025. Ecco, dunque, le sue parole.


INTER-MILAN
Brocchi: “Ecco qual è il vero problema del Milan. Derby? Vi dico che …”
Derby Inter-Milan, Brocchi svela il problema dei rossoneri: e poi spiazza su ...
—Sul Milan: "Giocherà per vincere come se fosse una finale di Champions League, perché sa che è un obbiettivo importante e che potrebbe dare qualcosa in più a una stagione veramente difficile e complicata. Il Milan ha una rosa forte che può vincere qualsiasi tipo di partita. Perdere sarebbe estremamente negativo su tanto fronti. Significherebbe restare fuori dall'Europa, eliminati in un derby, tutto troppo difficile da digerire per l'ambiente, società, giocatori e tifosi in primis".
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Sul consiglio al Milan: "La difesa a tre può garantire maggior copertura agli offensivi del Milan. Si parla solo dei limiti di Leao o Theo, dell'inserimento di Gimenez, di Joao Felix che non riesce a rendere a determinati livelli, ma secondo me il problema più grande è a livello difensivo, se ne parla troppo poco".
Sul pronostico: "Dare tutta la responsabilità agli attaccanti sarebbe troppo facile. Direi Frattesi e Chalanoglu per l'Inter, Leao e Reijnders per il Milan. Quale tra le due squadre avrà più mordente? Entrambe saranno agguerrite, lotteranno fino all'ultimo secondo per cercare di portare a casa una finale che avrebbe un valore ancora più importante vincendo un derby".
Sui tre impegni dell'Inter: "Per me giocarsi tanto e in più competizioni è un valore aggiunto: sicuramente è una possibilità per tutti i giocatori della rosa di essere coinvolti e quindi di conseguenza aiuta a generare più entusiasmo, buon umore nel gruppo, perché ognuno si sente parte di un percorso ambizioso. Sicuramente la stanchezza fisica per l'Inter si fa sentire, ma la testa fa tutto. Quando ti viene a mancare freschezza atletica, il morale e l'opportunità di potersi giocare qualcosa di veramente bello, fa la differenza".
"Io personalmente, nei panni di giocatore e allenatore, preferisco giocarmi più competizioni che una sola. L'unico 'difetto' che posso riconoscere all'Inter è la fase difensiva 'non conclamata', quando si fanno trovare un pochino aperti con gli inserimenti centrali. Perché a difesa schierata sono veramente forti".
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