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INTERVISTE

Boscaglia su Tonali: “Cellino mi chiese di nasconderlo: ecco perché”

L'intervista di Roberto Boscaglia su Sandro Tonali (centrocampista AC Milan) a 'La Gazzetta dello Sport' | Calciomercato Milan News (Getty Images)

Roberto Boscaglia, ex allenatore di Sandro Tonali al Brescia, ha raccontato alcuni aneddoti sul giocatore: è contento della conferma al Milan

Riccardo Varotto

Il Milan ha praticamente chiuso il discorso con il Brescia per il riscatto di Sandro Tonali. Roberto Boscaglia, il tecnico che lo lanciò, ha rilasciato un'intervista esclusiva a La Gazzetta dello Sport nella quale racconta alcuni aneddoti sul giocatore.

Boscaglia è rimasto colpito da Tonali sin dai primi allenamenti: "Dopo un paio di allenamenti chiamai il d.s. e gli dissi che l’avrei tenuto a ogni costo. Personalità, coraggio nelle scelte, grande tecnica. Sembrava giocasse da una vita". Poi un piccolo commento sulla scelta del Milan di riscattare il giocatore: "Impossibile lasciarsi scappare Sandro, è il futuro della Nazionale”.

Molto curioso l'aneddoto della chiamata da parte di Cellino dopo l'esordio in Avellino-Brescia: "Avellino-Brescia, agosto 2017. Entrò a 20’ dalla fine e giocò una bella partita, anche se perdemmo 2-1. In serata mi chiamò il Presidente perché voleva nasconderlo". Boscaglia poi spiega: "Sandro non aveva ancora un contratto da professionista, così il presidente mi disse di non farlo più giocare fino alla firma. ‘Altrimenti ce lo rubano’, diceva. Voleva proteggerlo". 

Boscaglia ci tiene anche a fare un bilancio sul primo anno di Tonali con la maglia del Milan: "Sandro veniva da 2-3 anni a cento all’ora senza riposare. Serie B, Serie A, le giovanili, tanti impegni, qualche problema fisico accusato nelle ultime gare dell’annata 2019-20. Nonostante tutto, però, ha tenuto botta. In fondo ha solo 21 anni, ci può stare una stagione di apprendistato". 

Infine, l'intervista si conclude parlando della collocazione ideale in campo e dei paragoni con AndreaPirlo: "Sandro è un play in un centrocampo a tre. Costruisce bene, vede il gioco, ma è anche un recupera palloni niente male. I dati che avevamo a Brescia ci dicevano che uno così, in mezzo, può giocare in ogni posizione. Anche in una mediana a due, come nel Milan. Ha qualcosa di Pirlo? Qualcosina sì, come la personalità nel farsi dare la palla o il coraggio di cercare la giocata, ma accostare qualcuno ad Andrea è impossibile".Le top news di oggi sul calciomercato del Milan: Isco possibile, le ultime su Coutinho e Hauge 

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