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INTERVISTE

Bjørkan (DS Bodø/Glimt): “Hauge può fare la differenza con il Milan”

L'intervista su Jens Petter Hauge (attaccante AC Milan) | Milan News (Getty Images)

Jens Petter Hauge, attaccante del Milan, presentato da Aasmund Karl Bjørkan, suo primo allenatore ed oggi direttore sportivo del Bodø/Glimt

Daniele Triolo

Aasmund Karl Bjørkan, vecchio allenatore di Jens Petter Hauge ed ora direttore sportivo del Bodø/Glimt, ha rilasciato un'intervista in esclusiva ai microfoni di 'Tuttosport' oggi in edicola. Ovviamente, ha parlato dell'esterno offensivo norvegese, classe 1999, ceduto la scorsa estate al Milan in Serie A per poco più di 4 milioni di euro. Queste le dichiarazioni integrali di Bjørkan.

Sulla prima volta che vide giocare Hauge: "Aveva 6-7 anni, in un torneo dove furono invitate tutte le migliori squadre della nostra città. Nonostante Jens Petter fosse un anno più giovane rispetto ai propri avversari, giocò benissimo e si fece notare. Già allora era speciale: si vedeva avesse qualcosa di diverso, era semplicemente più forte".

Sull'esordio di Hauge tra i professionisti: "A 16 anni nella coppa nazionale: andò benissimo. Siglò una tripletta in una ventina di minuti. Fu impressionante".

Su che tipo di ragazzo è Hauge: "Uno con una personalità spiccata. Crede in sé stesso, sa quello che vuole".

Sul rapporto di Hauge con Erling Braut Haaland: "Sono molto amici. Posso assicurarle che Jens Petter, dopo essere venuto a conoscenza dell'interesse dei rossoneri, volesse solo il Diavolo. Anche altri big club erano interessati a lui, ma Hauge non volle sentire storie".

Sul perché della scelta di Hauge: "Penso per la storia del club, la personalità dei giocatori e per un dirigente come Paolo Maldini. Quando abbiamo giocato contro di loro lo scorso settembre, ha apprezzato tutto del Milan. E 'San Siro' è fantastico. So per certo che i rossoneri lo stessero osservando già prima della partita disputata contro di noi".

Sulla prima stagione di Hauge in rossonero: "Jens Petter ha vissuto momenti difficili anche qui, come in Nazionale. Ma ne è venuto fuori, crescendo, grazie alla capacità di lottare. Il Milan è una grande squadra. Hauge possiede le qualità per imporsi anche dal primo minuto. Ha l'X-Factor e può marcare la differenza anche con i rossoneri".

Sul Milan che deve attendere Hauge: "Esatto. Il calcio italiano è differente rispetto al nostro. Prendo come esempio Philip Zinckernagel, un calciatore che abbiamo ceduto al Watford. Dopo le normali tempistiche di inserimento, ora è tra i migliori giocatori della squadra inglese. Ci sono fattori come la lingua ed il vivere in una città nuova da considerare. Ma Hauge raggiungerà lo step successivo". Via Donnarumma? Il Milan ha già scelto il suo erede. Scoprilo qui >>>

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