Sul disgusto del calcio: «È vero, avevo bisogno di staccare un po’ quando l’ho lasciato la prima volta: dopo il Milan ho ricevuto proposte che non mi piacevano, ero un po’ saturo e volevo aiutare la squadra del mio paese, Frascati. Ho contribuito a realizzare strutture e a far crescere la Lupa Castelli Romani, con cui ho anche giocato in Lega Pro».
Ex Milan, Amelia: "Capello il migliore che ho avuto"
—Sui momenti di pressione: «Sono uno molto freddo e ragionevole davanti alle situazioni critiche: sono sempre riuscito a tranquillizzare e a tranquillizzarmi. Molto merito va alla formazione avuta con Fabio Capello alla Roma: regole, rispetto».
Sul migliore allenatore: «Direi proprio Capello, perché mi ha dato la prima impronta: avevo 16 anni, sono stato tre anni con lui ed è stato un periodo fondamentale per la mia crescita. Mi parlava tantissimo, mi ha insegnato dettagli come la cura del risposo e l’alimentazione: sono cambiato come persona, anche grazie a lui sono diventato adulto. E ho vinto il mio primo scudetto». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, Liverpool pronto all’assalto per Leao: partirà se …
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