Ambrosini sull'effetto che gli fa rivedere Allegri sulla panchina del Milan dopo tanti anni: «Io sono nostalgico di natura e quando mi ricordo dei bei momenti del passato, sono sensibile. Gli auguro di avere lo stesso impatto che ha avuto con noi e sono convinto che sarà così».
Sulla scelta di Giorgio Furlani e Igli Tare di puntare su di lui: «Alla luce di ciò che è successo la scorsa stagione, la trovo giustissima. Nessuna scelta ti dà la certezza di vincere o di ottenere risultati, ma Max darà senso di responsabilità alla squadra».
"Il Milan dovrà puntare in alto. Deve ambire ad eccellere"
—Sul Milan che - senza coppe - potrebbe ripetere quanto fatto dal Napoli di Antonio Conte nell'ultima stagione: «È la più grande delle banalità e, allo stesso tempo, la più grande delle verità. Parlare di prospettive future, con due mesi di mercato davanti, è impossibile, ma il Milan dovrà puntare in alto. Se c’è una cosa che manca da troppo tempo è l’ambizione di eccellere. E se indossi la maglia rossonera devi almeno ambire a eccellere. In ogni momento. Non si può vincere sempre, ma nessuna delle componenti può prescindere dall’ossessione di volerlo fare».
Sulla scelta di Tare come direttore sportivo: «Tare conosce il calcio e i calciatori, lavora sul campo e ha tanti anni di esperienza alle spalle. È uno concreto che non vende fumo».
Su Samuele Ricci: «Un buon giocatore e un ragazzo di prospettiva, che ha l’attitudine e la volontà giuste. Il Milan ha bisogno di geometrie in mezzo al campo e per me lui, con due mezzali di qualità e inventiva, può essere un play ideale per il fraseggio».
Sull'arrivo di Luka Modrić: «Può fare anche il regista davanti alla difesa, in certe partite o spezzoni, soprattutto a San Siro, ma Max la qualità la cerca nelle mezzali e non mi stupirei se il croato giocasse lì».
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