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Albertini: “Una squadra come il Milan ha il dovere di inseguire lo scudetto. Allegri ha…”

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Demetrio Albertini, ex calciatore del Milan, ha rilasciato un'intervista al 'Corriere della Sera' dove ha parlato sia dei rossoneri, soprattutto dopo la vittoria del derby, che dell'Inter di Chivu: le sue parole
Alessia Scataglini
Alessia Scataglini

Demetrio Albertini, ex giocatore del Milan degli anni '90 (con cui rimase per ben 17 anni tra giovanili e prima squadra), ha rilasciato una luna intervista ai microfoni del 'Corriere della Sera'. L'ex rossonero si è soffermato a parlare della sua nuova passione, il Padel, e di come abbia avvicinato tanti altri ex calciatori come, ad esempio, Costacurta e Vieri. Albertini poi si è spostato a parlare dei rossoneri di Allegri, facendo riferimento anche al derby vinto contro l'inter. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni in merito, con un pensiero anche per i 'cugini':

Ex Milan, le parole di Albertini

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Sul Padel e la sua nuova struttura inaugurata mesi fa: «Ho giocato con Nasser Al Khelaifi lunedì, dopo il derby. Mi ha detto che questa struttura è la più bella che ha visto non in Italia, nel mondo. E lui non è solo il presidente del Psg, è anche il numero uno di Premier Padel. Diciamo che di campi ne capisce»


«La mattina vengono le mamme, dopo aver accompagnato i figli a scuola. La sera arrivano i miei ex colleghi. Diciamo che ho consentito di avvicinarsi a questa disciplina a ex calciatori come Bobo Vieri, Christian Brocchi, Ale Matri. Costacurta, Borriello, Candreva giocano qui regolarmente. Fra gli allenatori, veniva Stefano Pioli quando gravitava su Milano. Come quando ero giocatore, anche in questa nuova avventura ho vestito i panni del regista mettendo insieme più anime. Ma, come nel mio Milan, non si vince se non ci sono i fuoriclasse: in questo caso, è Golden Goose con la sua attenzione maniacale al dettaglio»

Sul derby vinto dal Milan:  «È stata una partita in pieno Allegri style, solida, con la squadra concentrata in fase difensiva e pronta a sfruttare l’occasione in ripartenza. Come poi è successo. Credo che uno dei problemi del Milan dello scorso anno fosse il numero eccessivo di gol subiti. Max è stato bravo a trasferire la sua filosofia in un tempo relativo. I giocatori lo hanno seguito, si fidano».

Sulla prudenza di Allegri per lo scudetto: «Comprendo la prudenza dei tecnici quando non intendono assumersi la responsabilità di primeggiare. Ma una squadra come il Milan ha il dovere di inseguire lo scudetto. È vero che gli organici di Conte e Chivu sono superiori ma Allegri ha il vantaggio di gestire le risorse per una sola partita la settimana. È bastato mettere due persone che sanno di calcio nelle caselle di competenza, mi riferisco oltre che a Max, a Igli Tare, nel ruolo di raccordo fra spogliatoio e società».

Sul contratto di Maignan: «È un argomento delicato, penso che il tema sia di natura squisitamente economica perché dal punto di vista tecnico Mike ha sostituito degnamente Donnarumma. Credo che la società si stia chiedendo se l’operazione può essere vantaggiosa anche per il bilancio».

Sull'Inter: «Non facciamoci ingannare dal risultato del derby. Mi ha stupito positivamente per come ha reagito fisicamente ed emotivamente dopo un’annata dispendiosa come la precedente. È ancora lì, competitiva, attrezzata per vincere. Anzi se devo dirla tutta è favorita per lo scudetto»