Credo che Allegri, dopo tanti anni di difficoltà, di scarsi risultati, per non dire nulli, perché sono più di sei anni che Allegri non lascia un segno importante nel calcio italiano. Io penso che lui si renda conto che il lavoro vada migliorato e la ricerca di un calcio diverso sia necessaria. Deve partire certo dallo spirito e credo che lui sia sempre stato credibile all'interno del suo gruppo di lavoro per il modo di pensare e fare calcio. Secondo me lui sa che è quasi al canto del cigno e sa che il Milan sia una grande opportunità.
Non so come lavora il suo corpo tecnico onestamente, e vedo ancora tutto molto confusionario ancora. La vittoria di oggi è stata meritata ed è stata ricercata attraverso lo spirito e qualche giocata, però secondo me alla fine contro un Lecce davvero modesto, per non dire mediocre, che ha perso Baschirotto e Krstovic. Nel Lecce di oggi probabilmente i Franciosi e i Palmieri avrebbero fatto meglio in attacco.
Però se la vediamo in ottica Milan, va appoggiato per me il lavoro. Va sostenuto nel momento di difficoltà il capo del corpo tecnico, e dunque l'allenatore, che ritorna con una necessità di rinnovare la proposta, però attecchire con la sua esperienza, la sua personalità e conoscenza".
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.pianetamilan.it/assets/uploads/202503/322681e1ce99422e9df9d0a483e577f9.jpg)
/www.pianetamilan.it/assets/uploads/202512/eec494e46b6935697ebe503ae98b13f4-scaled.jpeg)