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Inter-Milan, i rossoneri credono alla vittoria nel derby: ecco i tre motivi

Salvatore Cantone

 Christian Eriksen, centrocampista dell'Inter (credits: GETTY Images)

Almeno sulla carta il Milan dovrebbe avere una maggiore freschezza fisica e forse anche mentale rispetto all'Inter. I rossoneri, infatti, a differenza dei nerazzurri, non hanno disputato in questa stagione le coppe europee, e dunque hanno giocato fino a questo momento sei partite in meno rispetto all'Inter. L'aspetto importante, in realtà, non è tanto il numero di partite, ma il minutaggio di certi giocatori (Lukaku, Brozovic, De Vrij e Skriniar su tutti): l'Inter ha avuto diversi infortuni nel corso della stagione, e quindi alcuni calciatori sono stati costretti a giocare ogni tre giorni. A tal proposito tutti ricordano lo sfogo di Conte, che, al termine della partita contro il Borussia Dortmund, si era sfogato con la società per la rosa eccessivamente corta.

Ora le cose sono migliorate con gli acquisti di Young, Moses e soprattutto Eriksen, che hanno allungato la rosa, ma un possibile calo fisico, soprattutto nel secondo tempo, è sempre dietro l'angolo. L'Inter deve giocare sempre a ritmo elevato per esprimersi al meglio, ma questo non è sempre possibile, anche per merito degli avversari: il Milan dovrà essere bravo a gestire i vari momenti della gara e capire il momento giusto in cui mettere il piede sull'acceleratore. Fondamentale sarà "stressare" con profondi allunghi i due centrali difensivi della difesa tre di Conte (Godin o D'Ambrosio o Skriniar), in modo che possano pagare dazio nel secondo tempo, sfruttando magari la velocità di Rafael Leao e Rebic. Intanto è interessante analizzare il valore delle rose di Milan e Inter. Ecco il confronto, continua a leggere >>>

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