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ESCLUSIVA – Rienzi (pres. Codacons): “Ibra razzista? Ecco la verità”

Carlo Rienzi, presidente del Codacons

Abbiamo contattato, in esclusiva, Carlo Rienzi, presidente del Codacons. La verità sul comunicato contro la partecipazione di Zlatan Ibrahimovic a Sanremo

Renato Panno

Frasi razziste di Ibrahimovic? La nostra esclusiva

Che l'Inter sia approdata ai Quarti di Finale di Coppa Italia, probabilmente, in pochi lo ricorderanno. Il derby andato in scena ieri sera passerà alla storia come il teatro della lite furiosa tra Zlatan Ibrahimovic e Romelu Lukaku. Uno scambio di insulti in seguito ad un fallo di gioco di Alessio Romagnoli, che ha scatenato l'ira dell'attaccante belga. Le frasi riportate dai principali organi di stampa parlano di un Ibra che invita l'avversario a fare 'riti vudù con la madre', chiamandolo inoltre 'piccolo asino'. Da qui la furia dell'attaccante nerazzurro che ha perso le staffe, rispondendo per le rime con un minaccioso 'sei un uomo morto'.

Una scena che non è passata inosservata al Codacons che, nel pomeriggio, ha inviato una lettera formale alla 'Rai', invitando l'emittente televisiva a revocare l'invito di partecipazione nei confronti di Zlatan Ibrahimovic, designato come ospite fisso del Festival. La nostra redazione, in esclusiva, ha contattato il presidente dell'ente Carlo Rienzi, che ha chiarito la sua posizione in merito all'accaduto: "Quella di Ibrahimovic è stata una frase stupida, dovuta a vecchie ruggini dai tempi di Manchester. Una frase che denota una discriminazione religiosa evidente. Quella sui 'riti vudù' è un qualcosa che non può passare inosservato".

Un chiarimento che sembra spostare l'attenzione verso la religione, piuttosto che sul colore della pelle. Staremo a vedere quale sarà la risposta della Rai che, senza alcun dubbio, si esporrà nei prossimi giorni. Calciomercato Milan - Terzino sinistro: avanza un nome low cost. VAI ALLA NOTIZIA >>>

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