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Verso Milan-Torino, Longo: “Opportunità per fare punti. Su Ibrahimovic …”

Moreno Longo, tecnico del Torino (credits: GETTY Images)

Moreno Longo, tecnico granata, ha introdotto i temi principali di Milan-Torino di domani sera in conferenza stampa: tutte le sue dichiarazioni

Daniele Triolo

"NEWS TORINO - Moreno Longo, tecnico granata, ha introdotto i temi principali di Milan-Torino, gara in programma domani sera, alle ore 20:45, a 'San Siro', in conferenza stampa. Queste le dichiarazioni di Longo, così come riportate da 'ToroNews.net':

"Sulla trappola della gara contro il Milan: “Non c’è una trappola particolare se non il fatto di sfidare una squadra in salute, che ha raccolto meno di quanto ha proposto. Siamo consapevoli di andare affrontare una squadra che ha superato i problemi che aveva inizialmente. Con il lavoro di Stefano Pioli e l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic che ha ridato fiducia all’ambiente”.

"Sullo stato di forma del suo Torino: “Cambia l’intensità che dovremo tenere nelle sedute di allenamento. La squadra dati alla mano denotava un calo molto evidente nei secondi tempi che andava rivisto. Stiamo cercando di innalzare la condizione, facendolo gradualmente perché esagerare potrebbe essere controproducente”.

"Su Simone Verdi: “Non si è allenato ma è convocato, abbiamo la giornata di domani per valutare. Abbiamo qualche idea per sostituirlo, ho almeno un paio di alternative”.

"Sulle condizioni fisiche e mentali dei granata: “In così poco tempo non si può migliorare più di tanto perché il corpo ha bisogno di tempo, però l’atteggiamento dei ragazzi in settimana mi è piaciuto. Sicuramente mi aspetto un passo avanti da questo punto di vista ma sono sicuro che riusciremo a sopperire queste mancanze con l’atteggiamento”.

"Sul modulo che impiegherà domani: “Difesa a quattro? Ci sto pensando, in questo momento potrebbe essere una variabile. L’aspetto primario su cui focalizzarsi però non è questo. Questa è una squadra che con la difesa a tre ha fatto bene gli anni passati. E’ un assetto che abbiamo nelle corde anche se soprattutto sui terzini non abbiamo molti ricambi. E’ una possibilità che o domani o in futuro potremo applicare”.

"Sulla classifica: “Questa presa di coscienza l’abbiamo già fatta prima che tutti questi risultati avvenissero. Sono giovane, ma  non sono rimbambito. Dobbiamo andare a combattere su ogni campo per portare via il punto o la vittoria che muove la classifica ovunque. La classifica dice che fino al Sassuolo siamo tutti dentro. Questa presa di coscienza va fatta senza toglierci autostima. La bagarre è iniziata e non dobbiamo tirarci indietro”.

"Su Daniele Baselli e Simone Zaza: “Si sono allenati con la squadra. Baselli è quello che è stato più tempo fermo quindi credo che possano avere entrambi uno scampolo di partita. Mi auguro di averli il prima possibile per averli dall’inizio. Ho fiducia in loro e in chi è al massimo perché tutti da qui alla fine ci daranno tanto”.

"Su quanto costa la testa nei calciatori: “Il fattore psicologico è secondo me l’aspetto preponderante. Io ho ereditato questa squadra da un periodo in cui era proprio mancata la prestazione. Credo che stiamo lavorando bene, ma questa squadra deve ritrovare autostima, coraggio e tornare a lavorare da squadra e a lavorare per il compagno come si faceva prima. Perché solo così si esce da un momento del genere”.

"Su cosa si potrà vedere di Moreno Longo domani: "Sicuramente l’essere squadra e avere grande equilibrio. Questa è passata da una delle difese meno battute del campionato a una di quelle più battute e con gli stessi uomini. E’ una squadra che concede troppo e deve iniziare ad avere qualche conoscenza in più nella costruzione del gioco. Perché contro squadre sulla carta abbordabili si sono persi punti. Il mio obiettivo è questo, ritrovare il punto medio che fa difendere bene la squadra ma che ci fa anche attaccare sapendo cosa deve fare”.

"Su Andrea Belotti: “Sta bene, per un attaccante è normale che quando le cose non vanno bene diventa difficile esprimersi ad alti livelli come è abituato a esprimersi. E’ un attaccante di primo livello in ambito europeo e questo non è in discussione. Mi piace utilizzarlo anche più vicino alla porta perché è un terminale offensivo talmente importante per noi. Non vuol dire correre meno, ma correre meglio. Dovrebbe correre più verso la porta e meno verso la bandierina”.

"Sul Milan: “Contro la Sampdoria l’obiettivo era quello di iniziare ad avere uno spartito che la squadra deve iniziare a riconoscere durante il match. Poi la Sampdoria ci concedeva le fasce laterali, quindi per noi era naturale cercare le fasce perché era lì che eravamo in superiorità numerica. Ibrahimovic è un giocatore di uno spessore talmente importante che sarebbe limitante da parte nostra pensare che solo con lui bisogna prendere precauzioni. Penso sempre a un atteggiamento di squadra collettivo, in cui ci si dà una mano. Anche contro giocatori come lui che attira su di sé anche due giocatori per volta. Mi piacerebbe se si fosse azzerato già tutto contro la Sampdoria. Oggi per noi ogni partita deve essere un’opportunità per fare punti. Abbiamo bisogno di parole e non di fatti perché dai confronti devono nascere le risposte. In quello mi auguro che la squadra cominci a crescere per iniziare una crescita di un certo tipo che ci porta in zone più tranquille”.

"Sui singoli granata e la possibile formazione: “Belotti e Zaza? Penso siano due giocatori che possono coesistere e sicuramente ci sarà modo di vederli insieme. Chiederò loro delle cose e le vorrò vedere, perché se non mi dimostreranno di poterlo fare avrò altre soluzioni. Ma in base ad avversari e altre variabili sono sicuro che li vedremo. Quando erediti una squadra devi capire cosa devi fare, quando sento parlare del mio calcio mi viene da ridere. Può parlare del proprio calcio chi si siede in panchina a giugno e costruisce la squadra. Poi la mentalità spero che la squadra mi assimigli sempre di più. Lyanco a centrocampo? I difensori devono fare i difensori e i centrocampisti devono fare i centrocampisti. Millico? Oggi ha fatto una buona rifinitura, è a disposizione e partirà regolarmente per Milano”.

"Su Cristian Ansaldi: “Sta molto meglio. Se non sono 90′ potrà averne 70. Ma è un giocatore di quelli che essendo appena rientrato solo la partita diventa allenante. Non è al top della condizione ma ci si sta avvicinando”.

"Sui tifosi del Torino: “Io di quello che è stato il passato e di quello che hanno dichiarato precedentemente i giocatori non entro nel merito. Ho fatto un reset e sotto la mia gestione non voglio alibi, non voglio sentir parlare di pressione dell’ambiente. Siamo noi che dobbiamo tirare dentro l’ambiente e far sì che ci stia vicino. Al rientro abbiamo aperto il Filadelfia è c’è stato qualche applauso penso anche non meritato. L’atleta professionista vive anche grazie a loro. Non dobbiamo crearci alibi, perché la cultura degli alibi è pericolosa, ti spinge verso il basso. Voglio solo pensare che siamo noi che possiamo accendere quello che la gente ci può dare”.

"L'arbitro del match Milan-Torino sarà Michael Fabbri, classe 1983, della sezione A.I.A. di Ravenna. Per i precedenti del fischietto romagnolo con rossoneri e granata, continua a leggere >>>

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