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CONFERENZA

Udinese-Milan, Landucci: “Questi ragazzi sono fin troppo bravi”

Udinese-Milan, Landucci: “Questi ragazzi sono fin troppo bravi” - immagine 1
Landucci, allenatore rossonero, ha parlato in conferenza dopo Udinese-Milan, partita della 4^ giornata della Serie A 2025-2026
Stefano Bressi
Stefano Bressi Inviato, responsabile social, redattore 

Marco Landucci, allenatore rossonero, ha parlato in conferenza stampa al termine di Udinese-Milan, partita della 4^ giornata della Serie A 2025-2026 che si è svolta al 'Bluenergy Stadium' di Udine. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.

Inizia Landucci con un messaggio personale: "Ieri sera, arrivando a Udine, mi è venuto in mente Davide Astori. Vorrei ricordarlo. Così come voglio ricordare Celeste Pin, un mio carissimo amico; anche lui ci ha lasciato esterrefatti: vorrei ricordare queste due persone a cui ero molto legato".


Sul vantaggio dato da Doveri sul gol: "Non scopriamo stasera Doveri: è uno dei più bravi che abbiamo. Ha gestito benissimo la partita. E il vantaggio sul gol è un segno di esperienza. È stato molto bravo".

Come si inserisce Rafa Leao: "Di Rafa Leao tutti parlavano in maniera un po' vagabonda. Noi abbiamo trovato un professionista splendido. Abbiamo trovato un grande gruppo. Stasera abbiamo avuto grande rispetto dell'Udinese ed è questo atteggiamento che ci aiuta: temevamo molto questa partita e abbiamo basato le nostre chiacchiere soprattutto sull'aspetto motivazionale, poi su quello tattico. Siamo molto contenti".

Su Gimenez: "Gli attaccanti vivono dei momenti. Ci sono momenti in cui si è più pesanti, ma lui anche stasera si è messo a disposizione e si è mosso bene. Poi l'attaccante deve fare gol".

Su Allegri molto arrabbiato dopo lo 0-3 in tribuna stampa: "C'è stato un momento, sì. Poi io dovevo fermare qualcuno perché dovevamo tenere palla noi. Non ci piace tanto prendere gol. Credo che il mister sia molto contento. Poi è chiaro che in partita ti prende l'agitazione, il mister voleva essere giù. Spero torni presto al suo posto".

Sulle aspettative col Napoli: "No, perché pensiamo al Lecce. A Milanello c'è un buon feeling con tutti. È il lavoro che fa i risultati. Ora non è che siamo diventati campioni del mondo, ma lo spirito che abbiamo avuto in queste ultime partite ci dice qual è la strada che dobbiamo percorrere: umiltà, rispetto di tutti e i dettagli che fanno la differenza. Una squadra non può stare ferma: può migliorare o peggiorare. A volte dico che questi ragazzi sono anche troppo bravi, non ho mai sentito un lamento e si allenano sempre a cento all'ora".