Sulla Champions League: "C’è un obbligo, sì, ma fin dalla prima giornata. Alla fine, per me e per la squadra cambia poco: abbiamo sempre avuto l’obiettivo di vincere ogni partita. Non so se gli avversari ci rispettano o meno, ma da parte nostra sentiamo una responsabilità, un impegno da portare avanti. Saremo tutti molto felici di raggiungere questo traguardo, perché è ciò che vogliamo davvero".
Sulla partita: "A livello di partita c’è un po’ di amarezza, ma è comunque un pareggio che ci permette di proseguire con fiducia nella nostra forza e nei nostri obiettivi. Abbiamo avuto tutta la settimana per lavorare bene, e questo ci ha aiutato moltissimo. Ci siamo concentrati sul possesso palla, sulla circolazione e su come interpretare la fase difensiva in modo aggressivo e nei duelli. Inoltre, abbiamo lavorato molto sulle catene di fascia, sia a destra che a sinistra".
Sulla difesa a tre: "Devi dare tanto a livello fisico. Ci sono degli aspetti positivi che ti spingono a dare ancora di più, soprattutto quando vedi un tuo compagno vincere due duelli: ti trasmette energia e ti motiva a fare meglio. Poi, personalmente, sai, penso che il calcio alla fine sia sempre una questione di riposizionamento, ma tutto dipende da come lo interpreti. E da questo punto di vista mi sento bene, sento di poter dare il mio contributo".
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