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CONFERENZA

Milan-Salernitana, Pioli: “Esco più completo, grazie a tutti”

Milan-Salernitana Serie A 2023-2024 conferenza stampa Stefano Pioli
Stefano Pioli, allenatore rossonero, ha parlato in conferenza stampa dopo Milan-Salernitana, 38^ e ultima giornata della Serie A 2023-2024
Stefano Bressi Redattore 

Stefano Pioli, allenatore rossonero, ha parlato in conferenza stampa dopo Milan-Salernitana, partita della 38^ e ultima giornata della Serie A 2023-2024 che si è svolta allo stadio 'San Siro' di Milano. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.

Un messaggio da Pioli: "Ringrazio il mio staff, hanno fatto un gran lavoro. Supportarmi e sostenermi non è così semplice. Fuori sembro più equilibrato. Se abbiamo fatto un lavoro di qualità è merito loro. Non fate domande troppo... Ho promesso a mia moglie di non piangere".


Cosa lo rende più orgoglioso: "Il rapporto che ci siamo costruiti con tutti i giocatori, un legame fantastico. Ho detto alla squadra di ricordarsi che sono un gruppo speciale. In un momento in cui tutti sembravano criticare e non puntare più su di loro, in un gruppo normale ci sarebbero stati tanti voltaspalle, invece ci siamo aiutati e ne siamo usciti. E poi le emozioni dei tifosi che mi hanno fatto vivere qui a San Siro. Quando ho iniziato non avrei mai immaginato una cosa del genere, neanche nei miei sogni più belli".

Cosa si porta di questi quattro anni e se ci può essere un identikit di una squadra per ripartire: "Il Milan è una squadra prestigiosa, al top, ho avuto modo di confrontarmi con personalità eccellenti. Esco da questa esperienza a un livello più completo. Non c'è un identikit. Qui abbiamo fatto qualcosa di speciale. Spero di trovare situazioni in cui io sento che si possa fare qualcosa di speciale. Non vuol dire solo poter vincere. Vuol dire emozionarsi, migliorare i giocatori e ottenere risultati importanti. Dipenderà. Non lo so. Sono stato troppo attento a essere concentrato fino all'ultimo per rispetto e gratitudine al Milan che mi ha dato tanto. Non ho incontrato nessuno finora. Se ora qualcuno vuole incontrarmi sono disponibile. Non c'è una squadra. Solo la Premier League mi stimola, ma non so se ci sarà possibilità".

Se una frase della Donna Cannone può riassumere i cinque anni al Milan: "Sì, ho buttato tutto in questa avventura e ho ricevuto tantissimo. Le manifestazioni avute certificano ancora una volta cosa abbiamo costruito. A me piacciono i rapporti equilibrati e paritari".

Se il tributo di oggi è l'emblema del lavoro: "Assolutamente. Lo striscione anche. Questo è ciò che conta. Le altre cose... Sono arrivato che ero PioliOut, poi sono diventato Pioli is on fire, poi altro... Sono uscito col cuore pieno di soddisfazione. Se smettessi oggi, avrei raggiunto già tutto a livello di emozioni. Però mi sento assolutamente ancora pronto per provare a fare qualcosa di speciale".

Cosa è successo stasera di così particolare: "Non faccio niente per ricevere un ritorno. Certe cose le devo dire nel mio ufficio ai giocatori. Per essere credibile devo essere me stesso".

Quando ha percepito che il ciclo stesse per concludersi e se c'è una partita che avrebbe potuto cambiare: "Abbiamo dato tutto tutti. Abbiamo raggiunto il momento giusto per separarsi. Difficile dopo tutto quello che è stato fatto. Tante cose potevano andare diversamente".

Un consiglio a chi verrà dopo: "No, perché quando io vado ad allenare una squadra nuova non chiamo mai l'allenatore precedente. Ognuno di noi deve vivere certe sensazioni, convinzioni ed emozioni. Nessun consiglio, ma troverà un gruppo responsabile e compatto".

Se sente di aver completato il lavoro: "Sì, assolutamente".

Un suggerimento alla società: "Non lo do, sono cose su cui non posso incidere. Il Milan è tornato a essere ambizioso, a voler cercare di vincere".

Se si è stati un po' troppo ingenerosi: "Chiedetevelo a voi stessi. Questo ambiente qua, più vai in alto, ci sono sempre esagerazioni. La nostra forza è stata non farci condizionare, positivamente e negativamente. Cercando di lavorare tutti insieme. Tutto fa parte del gioco. Certo che le pressioni ci sono state. Sicuramente esco più strutturato e più bravo a gestire certe pressioni che forse in passato mi avrebbero fatto fare qualcosa di diverso".

La mossa tattica che più è riuscita: "Io mi ricordo una partita con l'Atalanta a Bergamo, a livello tattico e di strategia bellissima. Mi ricordo quella, ma poi anche altre. Sono contento di ciò che abbiamo fatto. Nel tempo giusto valuteremo cosa riproporre. Studio e guardo tutto".

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