Sui fischi a fine partita: "Non li ho sentiti, sono entrato subito dentro".
Su Rugani: "Ha una dote: si trova pronto anche quando non gioca con continuità. È affidabile, non era una partita facile col Milan. Si è disimpegnato bene".
Su Zhegrova: "Si fanno scelte per il bene della squadra. Nessun nome, giudizio, osservo attentamente tutto e butto dentro chi è più forte e nei cambi pensi a chi ti porta risultato".
Se la partita può farli crescere: "Una partita diversa per noi e da quelle che facciamo di solito, la terza settimanale, avevamo anche qualche problematica dietro. Non dico che ci siamo adattati su certe loro cose… Dispiace perché si vuole vincere e spingere ma non siamo riusciti a farlo".
Se è preoccupato: "No, sono soddisfatto. Questo è uno spogliatoio positivo, unito, con la mentalità di lavorare e fare sempre meglio. Abbiamo sbagliato pochissime partite, ne ho fatte una ventina da quando sono qui, nessuna è stata facile, ma ne abbiamo sbagliate davvero poche. Questi siamo noi, la Juve, questa squadra qua, deve guadagnarsi ogni cosa. Sono felice di averli, allenarmi, migliorarli ogni giorno e migliorare anche me stesso. Sono molto critico, però la positività è grande. A nessuno piace che la Juve possa pareggiare o non vincere. Ho occhi e coscienza quando la squadra fa quello che deve e quando no. Queste partite sono state tutte in un calendario interessante che ci ha un po’ penalizzato… Tutte partite di Champions".
Sulla lotta Scudetto: "Faccio fatica ora e non trovo sia il momento per dare giudizi. L’Inter è sopra le altre, noi possiamo dire la nostra e poi vediamo cosa dirà il futuro".
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