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Italia, il ct Gattuso: “Dobbiamo farci trovare pronti. Chiesa non convocato perchè…”

Italia, Gattuso: 'Non sarà una scampagnata. Sul regista dico che...'
Gennaro Gattuso, commissario tecnico dell'Italia, ha parlato in vista del doppio impegno contro Moldova e Norvegia, valido per le qualificazioni ai Mondiali del 2026: le sue parole in conferenza stampa
Redazione PM

La nazionale italiana è attesa dagli ultimi due match di qualificazione ai mondiali del 2026. Gli azzurri sfideranno la Moldova il 13 novembre e la Norvegia il 16. L'obiettivo play off è praticamente raggiunto, mentre per raggiungere la qualificazione diretta l'Italia deve vincere entrambe le gare e sperare in un passo falso della nazionale di Haaland.

Italia, le parole di Gattuso in vista di Moldova e Norvegia

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Sugli impegni:"Non sarà una scampagnata, non siamo qui 7-8 giorni per passeggiare. Voglio vedere massimo impegno, sono partite ufficiali e noi indossiamo la maglia azzurra. Metteremo in campo alla prima chi ha avuto poco spazio e poi nella seconda cambieremo ancora qualcos'altro. Noi dobbiamo pensare a noi, non alla Norvegia. A farci trovare pronti".


Su Norvegia e Moldova:"Per me è più importante la prima partita rispetto alla seconda che si prepara da sola. La Norvegia per le caratteristiche che ha può metterti in difficoltà, sono in salute. La nostra sfortuna in questo girone è aver trovato una Norvegia che sta esprimendo un calcio eccezionale, ma quella gara si prepara da sola. La partita a cui stare attenti è quella con la Moldova".

Sulle convocazioni: "Gente come Zaniolo, Palestra e tanti altri giocatori hanno fatto cose interessanti. Poi le scelte vengono fatte con un criterio e mi piace lavorare con chi è qui da un po' di tempo, ma le porte di Coverciano sono aperte per tutti. Noi guardiamo tutti".

Su Chiesa:"Io parlo spesso con lui e bisogna rispettare le scelte, le problematiche che ognuno di noi .Io so bene cosa ci diciamo, devo rispettare ciò che mi dice il giocatore. Altro non posso dire, ma la verità è questa. E' assente per sua scelta".

Su Berardi:"Berardi è come gli altri, nessuno mette in dubbio le sue qualità. Lo sto seguendo, so cosa ci può dare ma poi faccio delle scelte. Sappiamo le sue qualità, vediamo".

Sull'anticipare l'ultima giornata prima dei play off:"Non si può. Questo mese abbiamo lavorato 4-5 giorni di fila su tutto il programma, non c'è lo spazio. Si potràtrovare uno spazio a febbraio per stare 1-2 giorni qui, sperando di riuscirci. I calendari sono pieni. Sarà noi essere bravi, andare a trovare i ragazzi, andare a cena con loro. Riuscire a gestirla così. Ci stiamo lavorando, anche la Lega Serie A vuole darci una mano ma è molto difficile - ha aggiunto -. Ci stiamo lavorando, anche la Lega Serie A vuole darci una mano ma è molto difficile. Ora siamo all'undicesima giornata, ci ritroveremo alla 30esima. E' tantissimo tempo, lo sappiamo, ma la situazione è questa".

Sul regista: "Intanto Barella è con noi, la prima non la fa - ha spiegato -. Ho parlato con Tonali già dieci giorni fa e non possiamo permetterci di perdere un giocatore come lui, la vedo molto difficile possa giocare con la Norvegia causa diffida. Locatelli per me è un regista, Ricci è un regista e può fare anche la mezzala".

Sulla Moldova: "Mi aspetto una gara difficile, sicuramente cambieremo qualcosa. La trappola è sempre dietro l'angolo, lo sappiamo bene".

Su Scamacca:"Scamacca non mi deve dimostrare nulla, sa come mi piace vedere gli allenamenti, , cosa voglio. Se è qui è perché credo fortemente in lui. Ha attraversato momenti difficili, ma è un giocatore che riesce a fare cose importanti. Mi aspetto faccia le cose per bene".

Sulle due punte:"Sì, ma è anche vero che poi qualche giocatore per le preventive deve rimanere. Quando giochi a tre col vertice basso uno a fari spenti può arrivare a riempire l'area. In Serie A mi piace il coraggio di Italiano e di Gasperini. Si vede che Mancini nelle ultime 2-3 gare sembra Cafù, un pendolino. Italiano anche lui, non hanno paura. E' tanta roba".

Su Calafiori:"Riccardo non fa solo il terzino sinistro, si sa muovere. E' un giocatore smart. Per me non è un problema, può giocare da terzino, da centrale, da braccetto", ha spiegato Gattuso. "Oggi è cambiato il calcio, oggi c'è Sarri che gioca di reparto, gli altri vanno sui riferimenti ed è difficile Ma non solo in Italia, anche all'estero. E' un altro sport".

Su Gabbia:"Gabbia è un ragazzo che è cresciuto molto, mi piace come interpreta gli allenamenti e la partita. Sapevo che era un ragazzo serio, ma in questi anni è migliorato molto. Fa le cose con grande serietà e sbaglia poco, quando un giocatore è umile e capisce queste cose qui è già tanto".

Sulla crisi del calcio italiano:"In Premier fanno un altro sport per i soldi che hanno, per il livello che c'è. Però in Italia abbiamo allenatori incredibili, molto preparati. In Serie A se non ti inventi la giocata è difficile. In Serie A nelle prime 5-6 squadre hai 1-2 giocatori da vedere, la mia difficoltà grande è su questo, non sulle difficoltà del campionato".