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Panchina Milan – La provocazione: e se Rangnick arrivasse subito?

Ralf Rangnick (credits: GETTY Images)

Ralf Rangnick, responsabile dell'area sportiva della 'Red Bull', diventerà manager del Milan. Perché non anticiparne l'arrivo sfruttando lo stop in Serie A?

Daniele Triolo

"CALCIOMERCATO MILAN - Ora è ufficiale: il campionato di Serie Asi fermerà almeno fino al prossimo 3 aprile nel tentativo di contrastare la dilagante emergenza coronavirus nel nostro Paese. Dopo questo stop forzato di un mese si deciderà cosa fare, se riprendere a giocare o meno, a seconda della situazione che vivrà in quel momento l'Italia alle prese con la diffusione ed il contagio da CoVid-19.

"A questo punto ci si interroga su quale sarà il futuro a breve termine del Milan, dilaniato, al suo interno, da una situazione societaria in continuo divenire. Zvonimir Boban, che all'inizio di questa stagione aveva assunto la carica di Chief Football Officer, è stato licenziato ufficialmente qualche giorno fa. Il direttore tecnico Paolo Maldini ed il direttore sportivo Frederic Massara, presumibilmente, rimarranno in carica massimo fino al prossimo 30 giugno per poi salutare i colori rossoneri.

"Questo perché, all'interno del club meneghino, ha preso sempre più potere l'amministratore delegato Ivan Gazidis, il quale, con il pieno avallo del fondo Elliott Management Corporation, ha avuto via libera per portare avanti il suo progetto, quello improntato su un Milan di giovani talentuosi dai costi bassi e dall'ingaggio contenuto da far esplodere in rossonero per poi rivenderli al miglior offerente al fine di generare plusvalenze vitali per il bilancio.

"Una strada, questa per il virtuosismo economico, che rischia di far passare in secondo piano i risultati sportivi. E, per garantire questi, Gazidis ha già scelto di puntare su Ralf Rangnick, classe 1958, attuale responsabile dell'area sportiva del gruppo 'Red Bull' ma ex allenatore di TSG Hoffenheim, Schalke 04 e RB Lipsia. Grazie a lui, per esempio, il calcio mondiale oggi si gode talenti come Roberto Firmino, Naby Keita, Timo Werner o Erling Braut Haaland.

"Iniziato, quindi, il countdown per Stefano Pioli: nonostante Gazidis gli abbia ribadito la fiducia, a fine stagione il tecnico emiliano saluterà la compagnia. Un sostegno a tempo, dunque, per Pioli il quale, però, visto lo stop per il coronavirus, rischia di diventare, a conti fatti, tempo perso. Il Milan non rivedrà il campo per almeno un mese e c'è il concreto rischio che questo campionato non riparta più, terminando, di fatto, alla 26^ giornata, che vede il Diavolo al 7° posto in classifica ed ai turni preliminari di Europa League.

"A questo punto, dunque, lanciamo una provocazione. Se davvero Gazidis ha scelto Rangnick per il nuovo corso, perché non anticiparne l'arrivo in rossonero in questo periodo? Rangnick, che sebbene abbia vissuto e studiato in Inghilterra da giovane non ha mai lavorato fuori dalla Germania, potrebbe, così, accelerare il suo inserimento nel nostro Paese (dicono stia già studiando bene la nostra lingua) e, allenando i calciatori del Milan sin da subito potrebbe anche capire chi possa far parte del suo nuovo progetto tecnico o meno.

"Per una volta, giocare d'anticipo potrebbe far bene al Milan del futuro, anziché rivelarsi un clamoroso autogol. Tutto questo, logicamente, avrebbe senso se realmente il Diavolo vorrà tentare la carta Rangnick. Perché l'attuale mister Pioli tutto merita fuorché di finire anticipatamente una stagione difficile, che lo ha visto in prima linea, artefice di un ottimo lavoro pur ereditando una squadra in corsa e non costruita da lui. Intanto, oggi, per chiarire alcuni aspetti societari, ha parlato il Presidente del Milan, Paolo Scaroni. Per le sue dichiarazioni, continua a leggere >>>

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