PIANETAMILAN la storia amarcord Ex Milan, Papin: “Incontrai Berlusconi e pensai: ‘Dove sono finito’?” Buon compleanno, JPP
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Ex Milan, Papin: “Incontrai Berlusconi e pensai: ‘Dove sono finito’?” Buon compleanno, JPP

Daniele Triolo Redattore 
Nato a Boulogne-sur-Mer (Francia) il 5 novembre 1963, oggi l'ex attaccante del Milan, Jean-Pierre Papin, compie 62 anni. Lo celebriamo con un aneddoto particolare, ovvero il suo primo incontro con il Presidente Silvio Berlusconi

Nato a Boulogne-sur-Mer (Francia), il 5 novembre 1963, oggi Jean-Pierre Papin compie 62 anni: è ritenuto uno dei più grandi attaccanti francesi nella storia del calcio e il Milan ha avuto la fortuna di poterlo annoverare nelle sue fila per due stagioni, dal 1992 al 1994.

Ex Milan, auguri Papin! Pallone d'Oro 1991, veniva da Marsiglia

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Silvio Berlusconi, proprietario e Presidente dell'epoca, amava fare incetta di Palloni d'Oro nel suo Milan: aveva in rosa Marco van Basten, Ruud Gullit, due come Franco Baresi e Paolo Maldini che l'avrebbero sicuramente meritato. Pertanto, quando Adriano Galliani propose al boss di rilevare JPP, vincitore del trofeo nel 1991, dall'Olympique Marsiglia, per affiancarlo in attacco a van Basten, l'operazione andò subito a buon fine.

"Andai via dal Marsiglia dopo anni stupendi, sei anni incredibili con tanti gol segnati e diversi trofei vinti. Nell’ultima partita con l’OM salutai i miei tifosi e dissi che sarei andato a giocare per il Milan. Marsiglia per me è stato il posto dove sono diventato giocatore ma decisi di scegliere il Milan perché era il mio sogno. In quel periodo era la squadra più forte del mondo e avere l’opportunità di giocare per questo club era un vero privilegio. In più avrei giocato con van Basten che era un idolo per me. Al Milan eravamo io, Gullit e Van Basten: 3 Palloni d’oro. Poco altro da aggiungere. La squadra più forte del mondo, ha di recente ricordato Papin al 'Festival dello Sport'.

Peccato che lui e van Basten, nel Milan, giocarono insieme la miseria di 3 partite. Lo scellerato intervento di Felice Centofanti in Milan-Ancona 2-0 del 13 dicembre 1992 (gara in cui, per altro, il francese segnò una doppietta, al 14' e al 51'), mise fuori causa l'olandese per mesi. Rientrò nel finale di stagione, segnò l'ultimo gol in maglia rossonera proprio all'Ancona, ma al 'Conero', e, successivamente, giocò la finale di Champions League del 26 maggio 1993, all'Olympiastadion di Monaco di Baviera. Quella che il Milan perse proprio contro l'OM da cui prelevò Papin. Van Basten provò a rientrare per un anno e mezzo, prima di ritirarsi dal calcio giocato il 17 agosto 1995.


Quando Papin incontrò Berlusconi ...

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Pertanto, il Milan in attacco, in quel periodo lì, si affidò proprio a JPP, oltre che a Marco Simone, Daniele Massaro, Gianluigi Lentini, Aldo Serena e poi anche a Brian Laudrup e Florin Valeriu Răducioiu. Il francese realizzò 31 reti in 63 partite complessive disputate con la maglia del Milan. Molto bene il primo anno (20 gol in 34 gare), un po' meno il secondo (11 in 29), ma tutto sommato un ottimo ruolino di marcia per un giocatore che, in campo, con il Diavolo e per il Diavolo, ha sempre dato tutto. Lasciando il club con 4 trofei all'attivo: 2 Scudetti (1992 e 1993), una Champions League (1994, ma non giocò la finale del 18 maggio contro il Barcellona, finita 4-0) e una Supercoppa Italiana (1992).

Anche i tifosi del Milan lo ricordano con molto affetto e con tanta gratitudine. Nel giorno del suo compleanno, vogliamo celebrarlo ricordando un aneddoto, sempre dalle parole di Papin al 'Festival dello Sport', sul suo primo incontro con il Presidente Berlusconi. "Mi fece arrivare a prendere in aeroporto. Quando entrai a casa mi accolse cantando una canzone francese al pianoforte. Dentro di me pensai: ‘Ma dove sono finito?. Pranzammo insieme e mi parlò in francese. Vidi tutti i trofei che aveva vinto e che erano lì ad Arcore. Il suo Milan era davvero un altro mondo. Parlo spesso con Olivier Giroud ed a lui ogni volta che parla del Milan gli viene la pelle d’oca".

Nell'estate del 1994 il Milan lo cedette al Bayern Monaco per poco più di 5 miliardi delle vecchie lire, per una decisione dello stesso Papin. Non giocava abbastanza con Fabio Capello e, pertanto, chiese di andare via nonostante la società volesse trattenerlo. Si interruppe così, dopo appena due anni, una bella storia d'amore. Breve, ma intensa. E state pur certi che, se tornasse indietro, non rifarebbe mai quella scelta. Lo ha dichiarato prima nel 2015, al 'Times of Malta', poi nel 2022, a 'Repubblica': "L’unico rimpianto della mia carriera è quello di essere andato via dopo due anni". Evidentemente doveva andare così.