ANEDDOTI E CURIOSITÀ SU GIANNI RIVERA AL MILAN
—Gianni Rivera ha iniziato il suo percorso da giocatore del ‘Diavolo’ nel 1960 all’età di 17 anni, con il soprannome “Golden Boy”.
Il suo debutto è stato da favola con una rete realizzata contro il Catania in campionato e solo una settimana prima ha esordito nel match ad Alessandria contro la sua ex squadra valevole per la Coppa Italia, vinta dai rossoneri per 5-3.
Insieme ad Altafini ha formato la storia del calcio al Milan: il primo ha fornito prelibatezze a suon di gol, il secondo ha cambiato il modo di vedere il calcio attraverso le sue giocate.
Negli anni ’70 lui e Mazzola hanno di fatto divertito milioni di italiani, e spesso in nazionale si sono creati dei dibattiti accesi su chi fosse il migliore, scegliendo chi dei due far giocare.
Ha lasciato il calcio da campione, vincendo lo scudetto nel 1979 sotto gli ordini dell’allenatore Nils Liedholm e in quella stessa stagione ha celebrato le 500 presenze contro il Bologna nella partita decisiva.
In occasione del match Lazio-Milan del 13 maggio 1979 Rivera è sceso in campo per la 501ª e ultima volta, detenendo ancora oggi il record con più presenze in Serie A con la maglia rossonera.
Durante una tournée sudamericana il centrocampista ha ricevuto 2 espulsioni e di seguito si è ritirato dal calcio, dichiarando espressamente in una conferenza stampa datata il 20 giugno 1979: “non mi reggevano più le gambe e non volevo finire in ginocchio nel corso di una partita”.
Oggi compie ben 82 anni uno dei centrocampisti italiani più forti della storia calcistica.
Vito Pio Romagno
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