PIANETAMILAN la storia amarcord Acquisti geniali, esultanze iconiche: gli 81 anni di Galliani, mago del Milan

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Acquisti geniali, esultanze iconiche: gli 81 anni di Galliani, mago del Milan

Alessia Scataglini
Alessia Scataglini

Il suo fiuto per i campioni e la sua insistenza nel perseguire obiettivi ambiziosi sono leggendari. Basti pensare all'arrivo di Marco Van Basten. In quell’estate del 1986, la trattativa per strapparlo all’Ajax fu estenuante. Per riuscire a farcela, ci vollero quasi 12 mesi: il Condor più volte volò ad Amsterdam per convincere l’attaccante ad accettare il trasferimento in Italia. Ottenne il "sì" solo nel marzo 1987, dopo un’ennesima cena. Fu forse il pressing più pesante che Van Basten abbia mai subìto, dentro e fuori dal campo. Il suo arrivo, insieme a quello di Ruud Gullit e Frank Rijkaard, ridefinì gli standard del calcio europeo.

Ma non solo i grandi nomi. Galliani era l'uomo delle scommesse vincenti, dei colpi a sorpresa. Chi avrebbe mai pensato che un ragazzo esile come Kaká, sarebbe diventato Pallone d'Oro e uno dei giocatori più amati di sempre? Parlando di acquisti, nell'estate del 2002 Galliani voleva portare a Milano Nesta, ma  la Lazio proprio non voleva cederlo e anche Berlusconi aveva dei dubbi legati ai costi, superiori ai 30 milioni di euro. Ma Galliani ha insistito, e alla fine il colpo si concretizzò.

Tra le altre operazioni memorabili, si ricorda l'ingaggio di George Weah, che stupì il mondo con la sua potenza e il suo indimenticabile gol coast-to-coast. E poi Rui Costa nel 2001: 80 miliardi di lire servirono per strapparlo alla Fiorentina di Cecchi Gori e a una concorrenza foltissima. Quell’anno, il portoghese stava per firmare con il Parma, ma Galliani stravedeva per lui, e alla fine, la spuntò.

Un altro colpo da vero "Condor" fu Filippo Inzaghi nel 2002. L’ufficialità arrivò a inizio luglio, ma la trattativa era cominciata a maggio, in gran segreto. Acquistare un attaccante così da una grandissima rivale come la Juventus non è mai cosa semplice. Un sogno impossibile, diventato possibile grazie a 70 miliardi più il cartellino di Zenoni, appena acquistato da Galliani.

E come dimenticare le magie più recenti? Ronaldinho nel 2008: come convincere un pallone d’oro, simbolo del Barcellona, a lasciare la Spagna per raggiungere l’Italia? Ci vollero 24 milioni di euro, ma soprattutto una trattativa lunga un mese e mezzo, fatta di viaggi, pernottamenti in albergo in Catalogna, incontri e depistaggi. Il colpo impossibile divenne possibile. Infine, Zlatan Ibrahimovic nel 2010. Era arrivato al Barcellona nel 2009, ma in blaugrana non andò come sperava. Convincerlo a tornare in Italia non fu facilissimo. La trattativa durò tutta l’estate 2010, fino a quando il 28 agosto Galliani trovò l’accordo con tutti: il giocatore, il Barcellona e anche Berlusconi, che inizialmente non voleva impegnare subito 24 milioni di euro. Alla fine, Ibrahimovic arrivò in prestito con obbligo di riscatto a quella cifra, pure rateizzata in tre anni. PROSSIMA SCHEDA