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Milan, brilla il settore giovanile: l’Under-15 dimostra che il futuro è roseo

Milan Under-15, settore giovanile
Il Milan sembra aver iniziato un nuovo corso. La prima squadra ha vinto lo scudetto, ma anche il settore giovanile brilla: bene l'Under-15

Carmelo Barillà

Il Milan sembra aver iniziato un nuovo corso. La prima squadra ha vinto lo scudetto dopo anni di digiuno, ma anche il settore giovanile brilla in maniera particolare. Il Milan è il posto ideale per un giovane talento. Lo dimostra il lavoro di Pioli. L'età media della prima squadra si è abbassata notevolmente e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. E se la stagione della Primavera rossonera non è stata esaltante (soltanto 5 punti sulla zona retrocessione), le Under del Milan fanno capire che il futuro è roseo. Tantissime squadre alle finali, talenti - anche sotto età - con ottimi numeri e qualità. Che il Milan punti sul settore giovanile è cosa nota. Diversi i giocatori usciti dal vivaio rossonero, anche se molti sono andati altrove per confermarsi e qualcuno ha anche deluso le aspettative. Da Donnarumma a Locatelli, da De Sciglio a Cristante. Molti sono dei punti fermi delle rispettive squadre. Altri come Gabbia e Calabria sono rimasti al Milan e sono cresciuti tantissimo, arrivando alle porte della Nazionale. Così come Tommaso Pobega, di rientro dopo le due stagioni in prestito tra Spezia e Torino. Ora il centrocampista farà parte della rosa di Pioli. E anche lui è un prodotto delle giovanili rossonere.

Il responsabile del settore giovanile del Milan, Angelo Carbone, sta lavorando in sinergia con il capo dell’area scouting Geoffrey Moncada. Loro, insieme a Paolo Maldini e Frederic Massara sono gli artefici dell'exploit delle Under del Milan nella stagione 2021-2022. Oltre ai già citati, grosso merito va dato anche agli allenatori e ai calciatori, che poi sono quelli che scendono in campo. La linea dettata da Ivan Gazidis e Paolo Maldini prevede una italianizzazione delle giovanili. Gli osservatori, infatti, scandagliano la Penisola a caccia di talenti nostrani. L’obiettivo è creare quel senso di appartenenza che solo i ragazzi cresciuti fin dall’inizio in una società possono avere. Trovare nuove bandiere, come Maldini, non sarà facile visto che nel calcio moderno si cambia casacca con facilità, ma creare un'ossatura è necessario e la strada intrapresa sembra essere quella giusta.

I risultati delle Under del Milan

Primo posto dall'Under-17 all'Under-13: un fatto epocale. Il settore giovanile del Milan ha chiuso la regular season in testa alle relative classifiche dell'agonistica. Soltanto la Primavera e l'Under-18 sono rimaste fuori da questo exploit. Un risultato di assoluto prestigio. Dall'Under-17 in giù c'è davvero motivo di essere soddisfatti: per i risultati, ovvio, ma anche perché alcuni ragazzi stanno crescendo in maniera davvero importante. Gli artefici di questo risultato incredibile sono Christian Lantignotti, Ignazio Abate, Roberto Bertuzzo, Marco Merlo e Lorenzo Mondini.

Under-17

Partiamo dai ragazzi allenati da Christian Lantignotti, protagonisti di un campionato chiuso al primo posto davanti all’Inter con 63 punti, ben 6 di vantaggio sui cugini. Il Milan è poi stato sconfitto in semifinale dal Bologna, capace poi di ribaltare l'Inter in finale (da 0-2 a 3-2). Particolarmente in luce il talento di Jordan Longhi, attaccante finito sul taccuino di Sassuolo e Hellas Verona. Ma anche il centrocampista Antonio Gala si è messo in mostra come faro del centrocampo e guida per i compagni. Ragazzi giovani sì, ma destinati ad una grande carriera.

Under-16

Un ex rossonero, Ignazio Abate, alla guida dell'Under-16. Il tecnico è candidato anche alla panchina della Primavera per la prossima stagione. Il Milan Under-16 ha costruito sull'attacco le proprie fortune, grazie ad un trio di punte assolutamente devastante: Sia, Martinazzi e Scotti. I ragazzi di Abate hanno messo in mostra un gioco particolarmente divertente ed offensivo. La finale con la Roma è stato il coronamento della stagione. Purtroppo i ragazzi di Abate sono usciti sconfitti contro la Roma dopo i tempi supplementari.

Under-15

Il Milan Under-15 è campione d'Italia e la firma è sempre quella di Francesco Camarda, la macchina da gol del settore giovanile rossonero. Suo il gran colpo di testa che ha deciso la finale contro la Fiorentina, giocata a Tolentino e valsa lo scudetto di categoria. Ennesima firma per il baby centravanti, classe 2008. Lui è la stella più luminosa non solo dell'Under-15 ma del settore giovanile del Milan. Agli ordini di mister Roberto Bortuzzo, i rossoneri hanno conquistato un meritatissimo titolo, il terzo della storia del Milan U-15, dodici anni dopo l’ultimo successo. Francesco Camarda segna a raffica ed è la speranza del Milan per il futuro.

Le altre Under

Oltre alle tre formazioni dell'agonistica, anche l'Under-14 e l'Under-13 hanno chiuso in testa al proprio girone la regular season. I classe 2008 lo hanno fatto in maniera quasi incredibile, e cioè vincendo tutte le partite dalla prima all'ultima: i ragazzi di Marco Merlo hanno fatto 16 su 16, subendo appena 9 gol. Il titolo, però, è andato all'Inter, che ha sconfitto l'Empoli 3-2 in finale. I 2009, invece, sono arrivati davanti a Como e Inter e anche loro hanno chiuso il campionato da imbattuti. Anche la formazione di Lorenzo Mondini - che disputa un campionato in cui si gioca ancora a 9 - ha chiuso con 9 gol subiti. Scudetto vinto poi dall'Atalanta. Ma non è ancora finita perché in programma ci sono ancora altre finali secche, Final Eight e Final Four: Under-17 femminile e Under-15 femminile si giocheranno le proprie chances.

Settore giovanile: la forza del Milan del futuro

Il settore giovanile del Milan è uno dei più desiderati tra i giovani calciatori che sognano di diventare professionisti. È anche uno dei settori giovanili più forti in Italia. A dirlo è il CIES, centro internazionale per studi sportivi che si occupa di ricerca nel mondo dello sport. Quello rossonero è il terzo settore giovanile d’Italia per importanza e performance, dopo Atalanta e Roma. Sul tetto d'Europa ce l’ha invece l’Ajax. Da qui deriverebbero la maggior parte dei talenti che vediamo giocare nelle categorie calcistiche più alte. Ma il Milan occupa comunque i primi posti a livello mondiale. Importantissimo per il futuro del Milan, ma non solo, che questi ragazzi abbiano sempre più possibilità nel calcio moderno. Ma senza pressarli troppo e creare aspettative esagerate, che rischierebbero soltanto di bruciare delle giovani carriere.

Sarebbe bello che tutti questi ragazzi venissero aggregati nella prima squadra in Serie A ma ciò accade molto raramente, poiché a quell’età sono in pochissimi ad avere la maturità tecnica e fisica per competere nel massimo campionato italiano. Ecco perché nella maggior parte dei casi, i giovani 17enni o 18enni, vengono mandati in prestito in Lega Pro a "farsi le ossa" o venduti ad altri club per generare delle piccole plusvalenze. I successi di un club, dimostrano gli ultimi anni, passano anche per la crescita del settore giovanile. All'estero, inutile negarlo, sono più bravi di noi. O meglio sono più coraggiosi. Si fanno esordire ragazzi del 2004, 2005, 2006. In Italia, purtroppo, non accade ancora. Speriamo che la tendenza cambi rapidamente, così da vedere questi ragazzi nel calcio che conta già nell'età giusta. E non, come spesso succede, quando è già troppo tardi. O peggio ancora mai. Milan, le top news di oggi: Ziyech, si lavora al prestito. Bremer lontano.

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