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Verso Brescia-Milan: Rebic, l’arma tattica che non ti aspetti

Ante Rebic, doppietta in Milan-Udinese 3-2 (credits: GETTY Images)

Doveva partire a gennaio. È rimasto e sta diventando importante per il Diavolo. Anche per Brescia-Milan si potrà contare sull'apporto del croato Ante Rebic

Daniele Triolo

"NEWS MILAN - Strano come la vita possa cambiare da un giorno all'altro, mutando il proprio corso, scenari e palcoscenico quasi all'improvviso e senza nessun preventivo avviso. In casa Milan, al momento, non c'è un elemento migliore di Ante Rebic, attaccante croato classe 1993, per farne un concreto esempio.

"Giunto in rossonero il 1° settembre scorso, dall'Eintracht Francoforte, nell'ambito di uno scambio di prestiti biennale con André Silva, fino alla fine dello scorso anno solare Rebic, per il Milan, era stato sostanzialmente una meteora: scampoli di gara sul terreno di gioco, spesso minuti finali di match già decisi, nessuno spunto degno di nota.

"E, forse, tanta tanta voglia di far ritorno in Germania, nella file delle 'Aquile' di Adolf Hütter, con cui aveva realizzato 25 gol in 100 gare, conquistato una semifinale di Europa League ed impresso un'accelerata importante alla sua carriera, che lo aveva già visto passare per l'Italia (Fiorentina e Hellas Verona) senza però lasciare alcuna traccia.

"L'arrivo di Zlatan Ibrahimovic, però, ha risvegliato, al Milan, l'appetito dei guerrieri. E Rebic, che Zvonimir Boban aveva definito "un osso", uno di quelli che non molla mai, quando il gioco si è fatto duro, ha cominciato a scendere in campo per giocare. "Dopo la sosta è un altro giocatore", ha spiegato Stefano Pioli, tecnico rossonero, in una recente conferenza stampa per commentare la metamorfosi di Rebic.

"Nel 2020, infatti, è tutto un altro Rebic: a Milanello dicono che si alleni con più grinta, intensità e voglia di ribaltare le gerarchie. E Pioli, infatti, lo sta premiando, concedendogli dei minuti importanti sul terreno di gioco. Titolare, 90', in Coppa Italia per Milan-Spal, dentro ad inizio ripresa domenica scorsa a 'San Siro' in Milan-Udinese. Il croato lo ha ripagato con due reti, di cui la seconda al 93'.

"Tutto molto bello. Tutto, più che altro, auspicato. Perché quando il Milan ha preso Rebic, lo ha fatto sperando che potesse dare una grossa mano alla squadra in termini di sacrificio, corsa, assist e reti. Finora tutto questo non si era visto. Ma i segnali di risveglio del numero 18 rossonero, adesso, sono più che confortanti. Ed anche per Brescia-Milan, anche nel caso in cui non dovesse partire titolare, Pioli lo terrà in seria considerazione.

"Con Rebic in campo, infatti, il Milan può giocare con il 4-3-3 (lui può fare l'esterno destro o sinistro d'attacco), il 4-2-3-1 (valgono lo stesso principio e posizioni) e con il 4-4-2, poiché giocherebbe più vicino al centravanti, Ibrahimovic, e più vicino alla porta avversaria, dove poter incidere forse maggiormente. Rebic, pertanto, è diventato l'arma tattica in più di questo Milan che, partita dopo partita, sta trovando la sua quadratura definitiva.

"In un'intervista rilasciata ieri alla stampa del suo Paese, Rebic ha confermato di sentirsi meglio, di volersi imporre in rossonero e di essere consapevole di trovarsi in una società che, per blasone e DNA, punta sempre al massimo. Quale miglior club per uno come lui, ambizioso di natura? La seconda parte di questa stagione, per Milan e Rebic, potrebbe davvero regalare reciproche soddisfazioni.

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