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Milan, Rabiot: “3 chiamate da Allegri. Qui per vincere la Champions” | LIVE NEWS

Milan, ecco Rabiot: la conferenza stampa in diretta | LIVE NEWS
Adrien Rabiot, centrocampista del Milan, parla in conferenza stampa. Segui con noi di Pianeta Milan le sue dichiarazioni in LIVE
Stefano Bressi
Stefano Bressi Inviato, responsabile social, redattore 

+++ MILAN, RABIOT LIVE IN CONFERENZA STAMPA +++

Amici di PianetaMilan, benvenuti a 'Casa Milan' dove tra poco, alle ore 12:00, parlerà in conferenza stampa Adrien Rabiot. Il nuovo centrocampista rossonero è arrivato ieri mattina a Milano e ha già lavorato con il gruppo a Milanello per preparare le sfida di campionato contro il Bologna, in programma domenica 14 settembre alle ore 20:45.

Rabiot è stato acquisto dal Marsiglia per circa 10 milioni di euro (bonus compresi). Restate sintonizzati per leggere tutte le dichiarazioni in LIVE del nuovo numero 12 rossonero.

Termina qui la conferenza stampa.

Le risposte ai colleghi francesi: "Sono contento di essere tornato in Italia, l'anno scorso ho fatto una buona stagione e cerco di andare in continuità. Con Rowe ho un buon rapporto, sono contento di rivederlo. Non ho ripensamenti sul Marsiglia, ho bei ricordi, ma ora sono al Milan e spero di riportarlo in alto".

Affronta di nuovo il Bologna, coma l'ultima partita in Serie A e se il Milan è nel suo destino: "Come detto prima, c'è qualcosa col Milan. Soprattutto in questo stadio. Spero di fare altrettanto bene in rossonero. Ciò che ho fatto in passato non conta più però".

Se ha prefissato un numero minimo di gol: "L'ultimo anno ho fatto 10/11 gol. Anche l'anno prima. Mi piace stare in area e fare gol. Allegri mi spinge a farlo. Voglio essere protagonista. Voglio fare almeno come l'anno scorso, 10. Poi se riesco a fare di più meglio. Parlando con Allegri e De Zerbi mi hanno convinto a essere questo tipo di giocatore, che entra in area, che si inserisce, fa gol, anche sui piazzati".

Che ruolo preferisce: "Penso di poter fare tutti i ruoli in mezzo. Anche l'anno scorso con De Zerbi ho giocato più vicino all'attacco. Penso di poter fare tutto. Poi dipende come giocheremo. Il mio ruolo preferito sarà quello di mezzala. Posso giocare a due, più alto o sotto punta. Non ho ancora parlato bene con Allegri, avremo il tempo di farlo. Deciderà il Mister".

Se ha un ricordo speciale sul Milan da avversario e sul rapporto speciale con San Siro: "È uno stadio che mi sta bene diciamo... Primo gol in bianconero, prima da capitano, gol in Nazionale... Spero di fare grandi cose. Un bello stadio. Ci sono tifosi straordinari. So che per il momento i tifosi sono un po' arrabbiati, ma siamo qui per cambiare le cose. Abbiamo bisogno di loro, del loro sostegno ogni partita. Sarà importante poter far bene e condividere tutto con i tifosi, che sono parte importante del Milan".

Sulla Juventus: "Personalmente sono qui per avere l'ambizione di fare qualcosa di grande e vincere lo Scudetto. Se vengo qui, è per vincere. Poi ci sono anche tante altre cose che rientrano in questo. Non c'è solo il mio desiderio. Proverò a fare tutto per portare la squadra in alto. Vedremo a febbraio o marzo dove saremo per poter riflettere su cosa fare. Per il momento dobbiamo lavorare e seguire Allegri, che sa come gestire una squadra così. Poi la Juventus ha preso giocatori forti davanti, sarà una delle squadre che può lottare per vincere".

Sullo scetticismo intorno al Milan e come la giudica da fuori: "Come ho detto, Allegri ha giocatori esperti e tanti giovani. Bisogna creare qualcosa. Ci sono stati tanti cambiamenti. Non è facile creare una squadra, un gruppo, in così poco tempo. Cercheremo di farlo. C'è qualità in questo gruppo e Allegri sa gestire queste cose e creare un gruppo con mentalità. Giocatori che hanno voglia di vincere, giocare con il cuore e la passione. Poi parlerà il campo. Lo faremo in ogni partita. Abbiamo giocatori come Modric che ha tanta esperienza, sa gestire queste cose. Ho parlato anche con Mbappé, che mi ha parlato di Modric dicendo che è una persona incredibile. Dovremo conoscerci tutti bene, meglio, per conoscere questo gruppo. C'è serenità, voglia di lavorare, far bene e impegnarsi. La base è buona".

Se ha qualcosa da dire ai tifosi del Marsiglia su ciò che è successo e sullo scontro col Bologna: "Ai tifosi del Marsiglia ho detto tutto su Instagram, mi hanno sempre trattato bene. È stato un anno intenso, vivendo cose belle. Ho ringraziato tutti i tifosi. Per quanto riguarda Jonathan non c'è niente di speciale, ci siamo anche parlati quando abbiamo firmato con le nuove squadre. Ci siamo mandati messaggi per augurarci il meglio per dirci che ci vedremo a San Siro, sarà bello vederlo. È un bravo ragazzo, ciò che è successo è una cosa di spogliatoio che può capitare. Non cambia il nostro rapporto".

Se Allegri gli ha detto che gioca subito: "Non mi ha detto niente, ma ci spero. Ci siamo sentiti spesso in estate. So come lavora, lo conosco bene. Sono pronto".

Terzo anno di fila senza Champions League per lui, come mai la scelta e se il Milan è più importante di questo: "Sì, può essere più importante giocare al Milan che giocare in un'altra con la Champions League. Magari lì sai che non punti a vincerla o andare avanti. Ho preferito venire qui, lavorare per un anno, avere un progetto e poi l'anno prossimo avere una squadra forte per lottare in Champions, non solo per giocarla, ma avere l'ambizione di fare qualcosa di grande. Magari non vincerla perché è difficile in uno o due anni, ma avere ambizione di fare qualcosa di grande. Potevo andare altrove, è vero. In una squadra che gioca la Champions League già quest'anno, ma Allegri mi ha convinto a venire qua".

Se questa tappa al Milan è quella della consacrazione o per tornare in alto come riscatto: "Ho fatto e sto facendo una bella carriera. Ho giocato al Paris, con giocatori forti e vinto tanto. In bianconero cinque anni con 200 partite. Uno dei francesi con più partite lì. Poi al Marsiglia ho fatto un ottimo anno, quindi voglio continuare ad avere questa fame di vincere e poter fare gol e divertirmi in campo. Voglio aiutare i più giovani, qui ne abbiamo tanti. Tutto ciò che ho fatto prima mi rende orgoglioso, veramente. Sono qua per aiutare il Milan a tornare a vincere e fare grandi cose. L'anno scorso è stata una brutta stagione per il Milan, deve giocare la Champions ogni anno, lottare per vincere. Sono qui per aiutare la squadra. Porto carattere e, per questo, penso sia la scelta giusta venire qui, così da tornare in Champions League l'anno prossimo e mettere il Milan dove merita".

Sui tanti allenatori e compagni di Nazionale che avevano avuto a che fare col Milan e se li ha sentiti: "Si si, anche Maignan mi ha parlato bene del Milan, ma anche Theo Hernandez che è andato via. Mi ha detto che mi sarei trovato bene, che è una grande squadra, una famiglia, con gente che lavora bene. Però anche Allegri ci aveva già lavorato, è molto legato a questa squadra. Mi hanno convinto è sbagliato, perché so che il Milan è prestigioso, una delle migliori al mondo come squadra. Ma è importante avere l'opinione di chi è passato da qui e mi hanno parlato tutti bene. Ero convinto di fare la scelta giusta".

Come è stata la trattativa e perché il Milan: "Si è fatta quasi alla fine. Parlavo già con Allegri quando è arrivato al Milan, ma come sapete ero a Marsiglia con contratto ed ero legato alla squadra. Poi è successo ciò che è successo e subito Allegri mi ha richiamato, abbiamo parlato del progetto qui, della squadra che vuole fare, dell'ambizione che ha di ritrovare la Champions League, con un bel percorso in campionato. Tutto è andato veloce alla fine. Mancavano due giorni alla fine del mercato e siamo riusciti a fare questa trattativa".

Le sensazioni sul gruppo: "Belle, ha voglia di vincere. Tanti giovani che hanno voglia di imparare. C'è un bel misto tra esperti e giovani. Mi sono trovato bene anche ieri in allenamento. L'ambiente è buono, ma anche chi lavora al Milan subito, quando sono arrivato, sono stati disponibili, carini, con me e la mia famiglia. Sia i giocatori che chi lavora al Milan, gente per bene".

Sul rapporto con Allegri, visti i suoi numeri con lui, e se è il più speciale: "Abbiamo condiviso tanto con lui. Quando è arrivato alla Juventus mi sono trovato bene con lui. Come dicevo, ha ambizione, voglia di vincere. Ha la mentalità giusta. Vive di passione per il calcio. Tutto ciò che ho io. Subito c'è stato un ottimo rapporto. Anche dopo la Juventus, abbiamo continuato a parlare, ci siamo visti fuori. Prima di essere un grande allenatore è una grande persona. Sono contento di ritrovarlo qui".

Ibrahimovic nel 2010 voleva subito giocare, se anche lui: "Sì, ovviamente. Sono pronto, ho grande voglia. Sono allenato. Sono qui per dare una mano, quindi se Allegri mi mette in campo subito farò di tutto per aiutare la squadra domenica".