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Milan, Cardinale insoddisfatto del mercato di Maldini. Chi ha preso e quanto ha speso

Paolo Maldini e Gerry Cardinale, direttore tecnico e proprietario del Milan (getty images)
Cardinale, proprietario del Milan, sarebbe insoddisfatto del mercato di Maldini: ecco quanto ha speso il direttore tecnico e quali giocatori ha comprato

Paolo Maldini ad un passo dall'addio al Milan. Dopo le notizie di ieri, si fanno sempre più insistenti le voci di una decisione presa dal proprietario del club rossonero, Gerry Cardinale, di esonerare dall'incarico di direttore dell'area tecnica l'ex capitano del Milan. Uno dei motivi sarebbe legato all'insoddisfazione da parte del numero uno di RedBird sull'operato nelle ultime due sessioni di calciomercato da parte di Paolo Maldini. Vediamo, dunque, quali calciatori sono arrivati e quanto ha fatto spendere al club Maldini da quando si è insidiato al Milan il nuovo proprietario statunitense.

Milan, il mercato in entrata

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Esaminando le ultime due sessioni di mercato, si può dire con certezza che Paolo Maldini, coadiuvato dal suo braccio destro Frederic Massara, non abbiano preso delle ottime decisioni. Durante la scorsa estate sono arrivati in prestito Sergino Dest e Aster Vranckx. Il primo, arrivato dal Barcellona con diritto di riscatto fissato a venti milioni, tornerà in Spagna in quanto ha giocato poco e deluso ampiamente le aspettative; il secondo è arrivato in prestito oneroso a 2 milioni di euro con riscatto fissato a 12. Difficile, anzi quasi impossibile, che verrà riscattato considerato lo scarso minutaggio avuto in stagione. L'unico che ha stupito in positivo è stato Malick Thiaw. Il giovane difensore tedesco è stato acquistato dal Milan per cinque milioni di euro più due di bonus.


Chi, invece, ha fallito clamorosamente non può che essere Charles De Ketelaere, calciatore per il quale Maldini e Massara hanno fatto sborsare al club ben 36 milioni di euro pur di prelevarlo dal Club Brugge. Un vero e proprio flop in quanto il belga non è riuscito ad imporsi e, oggi, non è nemmeno così sicuro di continuare a vestire la maglia del Milan. Altro flop, Divock Origi. A differenza del suo connazionale, l'ex Liverpool è arrivato a parametro zero.

Dando uno sguardo a chi già c'era, non è stata ripagata la scelta di aver puntato su calciatori come Adli, Messias, Florenzi, Ibrahimovic e Pobega. Il francese era stato acquistato nel 2021, ma allora Maldini decise di lasciarlo in prestito al Bordeaux per un altro anno. Al suo 'ritorno' alla base, il centrocampista ha visto il campo praticamente mai. Dopo aver vinto lo scudetto, Messias è stato riscatto per 4.5 milioni di euro. Si tratta di un buon calciatore sicuramente, ma tifosi e nuova proprietà magari avrebbero voluto un nuovo profilo che consentisse alla squadra di Pioli di alzare la qualità nel reparto d'attacco.

Reparto d'attacco che non ha visto mai Ibrahimovic, al quale gli è stata data la possibilità di rinnovare per un'altra stagione nonostante fosse alle prese con il grave infortunio al ginocchio. Il risultato? Appena 4 presenze e un gol su calcio di rigore. Discorso più o meno simile anche per Florenzi, riscattato in estate dalla Roma per 2.7 milioni di euro, ma i numerosi problemi fisici non hanno consentito a Pioli di poterlo impiegare. Ultimo, ma non per importanza, Pobega, il quale è rientrato in estate dopo il prestito di un anno al Torino. Per quanto riguarda la finestra invernale di mercato, l'unico acquisto è stato quello di Devis Vasquez, portiere colombiano che non ha mai giocato, per una cifra intorno ai 500mila euro.

Milan, il mercato in uscita

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Non entusiasmante il mercato in uscita, almeno da un punto di vista finanziario. La scorsa estate, infatti, hanno lasciato il Milan a parametro zero Franck Kessié e l'ex capitano Alessio Romagnoli. Samu Castillejo è stato ceduto gratuitamente, mentre Daniel Maldini è stato mandato in prestito allo Spezia. Le uniche cessioni da cui il Milan ha ricavato sono state quelle di Alessandro Plizzari al Pescara (200mila euro), Jens Petter Hauge all'Eintracht Francoforte (10 milioni di euro), Leo Duarte all'Istanbul Basaksheir (2 milioni di euro) e Franck Tsadjout alla Cremonese (850mila euro).

Considerazioni finali

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Facendo il bilancio tra il mercato in entrata e quello in uscita, dal punto di vista economico c'è un netto sbilancio. Sono stati acquistati e riscattati calciatori per una cifra intorno ai 53 milioni di euro. Una cifra molto importante ma non ripagata sul campo in quanto chi è stato acquistato ha contribuito veramente poco, per non dire nulla, a fare il salto di qualità ad una squadra che già disponeva di un'ottima base. Dalle cessioni il Milan ha incassato solamente poco più di 13 milioni di euro. Pesa, infatti, il fatto di non aver ricavato nulla dagli addii di Kessie e Romagnoli: in quel caso si sarebbe potuto incassare qualcosa intorno ai 50 milioni, se non di più. E il campo?

Il Milan, come ben si sa, è stato eliminato agli ottavi di finale della Coppa Italia, ha perso la finale di Supercoppa Italiana, è stato eliminato in semifinale di Champions League e ha chiuso al quarto posto in campionato, complice la penalizzazione della Juventus. Senza questa, i rossoneri avrebbero mancato l'accesso alla prossima edizione della Champions League. Maldini ha considerato la stagione del Milan da 8, mentre Pioli da 7. Cardinale, probabilmente, la reputa insufficiente: una società campione d'Italia in carica avrebbe dovuto operare meglio sul mercato per rendere la squadra ulteriormente più competitiva. Invece si è finiti per rischiare addirittura il quarto posto, cosa che sul campo il Milan non ha conquistato. Calciomercato Milan, Openda verso Lipsia. Riprende quota Scamacca.

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