In società, però, non tutti sarebbero convinti dell'investimento su Vlahović. Anzi. La proprietà, il fondo statunitense RedBird, più che andare su un calciatore che pesa così tanto in termini di stipendio, preferirebbe, al contrario, non tradire i propri principi (così come è stato, invece, per Luka Modrić e Adrien Rabiot e come potrebbe essere per Lewandowski) e puntare su un altro tipo di profilo.
Su un attaccante giovane, dal costo del cartellino anche più elevato (25 milioni di euro), ma dall'ingaggio sicuramente molto più basso. Che sia, insomma, potenzialmente rivendibile a cifre più alte, nell'ottica di realizzare l'ennesima maxi-plusvalenza nelle stagioni a venire. L'amministratore delegato Giorgio Furlani, per esempio, gradirebbe maggiormente un innesto come quello di Nicolò Tresoldi dal Bruges. Il quale, oltre a costi decisamente più nei parametri di RedBird, è anche tifoso rossonero sin da bambino: aveva in Filippo Inzaghi il proprio idolo.