Alla fine, sì al Diavolo - certi treni, nella vita, passano una volta sola - e affare fatto. Le pressioni non mancheranno. Per la 'rosea', infatti, i tifosi del Milan - specialmente dopo il fallimento dell’operazione Victor Boniface e la sconfitta alla prima di campionato contro la Cremonese neo-promossa - si aspettavano un acquisto di grido.
Magari quel Dusan Vlahovic che Massimiliano Allegri ha già allenato alla Juventus e con ogni probabilità avrebbe rivisto volentieri pure a Milanello. Il vertice di mercato di domenica tra il tecnico e la dirigenza ha, invece, prodotto l’arrivo di Harder, che dovrebbe essere l’unico in attacco, a meno di sorprese da qui al gong di fine mercato.
Le ragioni? Prima di tutto economiche: 'pesa' la metà di Vlahovic
—Le ragioni? Sono prima di tutto economiche: il danese avrà un costo annuo - tra ammortamento e stipendio - di poco più di 7 milioni di euro. Mentre le altre opzioni di lusso, da Rasmus Hojlund a Vlahovic e Nicolas Jackson, avrebbero sfondato il muro dei 15, se non anche di più.
E poi, ha incalzato il quotidiano sportivo nazionale, ci sono i motivi tecnici: Harder completerà un reparto composto da Rafael Leão, Christian Pulisic e Santiago Giménez. Due di questi quattro saranno sempre in campo e ragionando per categorie, sarà difficile in una stagione senza coppe non vedere Pulisic con Leão.
Insomma, Harder non arriverà per fare il titolare, bensì come talento da far crescere dietro allo statunitense e al portoghese, con Giménez prima alternativa. Ci vorrà tempo: un discorso che, ha chiosato 'La Gazzetta dello Sport', dovrà essere chiaro anche ai tifosi. Ma non sarà facile pretendere pazienza in un’annata partita male dopo un’altra finita peggio, con l’ottavo posto in classifica.
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