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Coppa Italia: la via più breve per tornare in Europa

La Coppa Italia Milan Juventus
La Coppa Italia entra nel vivo e sebbene a volte sia snobbata, è la via più veloce per arrivare in Europa, visto la grande concorrenza in campionato

Redazione

Coppa Italia: la via più breve per tornare in Europa

Il Milan sarà atteso domani sera allo  Stadium di Torino per affrontare la Juventus nei quarti di finale di Coppa Italia. Gara difficile ma non impossibile per i rossoneri, che hanno già battuto 2 volte su 2 la Vecchia Signora in questa stagione. Arrivare in fondo in Coppa Italia , trofeo che manca al Milan dal 2003, potrebbe anche voler dire fare ritorno in Europa dopo 3 anni: di certo , è la via più breve viste le difficoltà accusate nelle ultime giornate di Campionato. Storicamente per il Milan la Coppa Italia si è rivelata spesso avara di soddisfazioni, tanto è vero che i rossoneri si trovano al sesto posto per numero di vittorie, dietro a Juventus (11), Roma (9), Inter (7), Fiorentina e Lazio (6) ed a pari merito con Torino e Napoli, con 5 successi. Basti pensare che nell'era berlusconiana è stata vinta solo in un’occasione, nella stagione 2002/2003, quando il trofeo fu assegnato nella doppia sfida contro la Roma, che garantì il 5° ed ultimo successo, finora, nell’albo d’oro. Competizione in cui si distinse tra le fila rossonere Jon Dahl Tomasson, autore di 4 reti.I tifosi milanisti hanno ancora l’amaro in bocca per come sia svanito il sogno di riconquistarla, non più tardi di 8 mesi fa, proprio contro gli avversari di domani, che portarono a casa il trofeo grazie ad un gol di Morata al minuto 110, a seguito di un incontro in cui gli uomini di Cristian Brocchi (allora Mister dei rossoneri), dimostrarono in più momenti di meritare il successo.

Il tabellone di quest’anno offre al Milan un’immediata occasione di rivincita già domani nei quarti di finale. Allo Stadium di Torino va in scena, ore 20.45, il terzo atto stagionale della sfida tra bianconeri e rossoneri. La gara si presenta difficile, ma non impossibile, anche alla luce delle due precedenti occasioni che si sono presentate nella corrente stagione, a Milano e nel campo neutro di Doha, dove il Milan è uscito sempre vittorioso. La prima occasione è stato l’incontro di Campionato del 22 ottobre scorso, deciso da un gran gol di Manuel Locatelli e che ha visto la vittoria milanista, contro ogni pronostico. La seconda occasione si è avuta nella più recente finale di Supercoppa Italiana del 23 dicembre, giocata in Qatar e vinta dai ragazzi di Vincenzo Montella ai rigori. Il pronostico è sempre a favore dei bianconeri, che godono del fattore campo, ma la partita in gara secca, come dichiarato anche dal tecnico bianconero Massimiliano Allegri, può sempre riservare risultati a sorpresa e meno pronosticabili alla vigilia. Un singolo episodio, una giocata, un cartellino, un infortunio, un’invenzione possono indirizzare la partita in una direzione piuttosto che in un’altra. Le due contendenti arrivano alla sfida con il morale differente. La Juventus ci arriva dopo la vittoria di Campionato per 2-0, ottenuta contro la Lazio, mentre il Milan ci arriva dopo la sconfitta casalinga per 1-2 contro il lanciatissimo Napoli. Non è un momento facile per i rossoneri, più nei risultati che nel gioco, dove a sprazzi appaiono forse la squadra tra le più in forma della Serie A. Gioco però non supportato dagli esiti finali dei matches che, dopo Doha, hanno visto i rossoneri vincere in due occasioni, soffrendo non poco (Cagliari e Torino in Coppa Italia),  pareggiare contro il Torino in Campionato e perdere, appunto, contro i partenopei.Risultati che hanno allontanato il Milan, complice anche la gara da recuperare contro il Bologna, non solo dalla zona Champions League, ma anche dall’Europa League, dove la concorrenza di Inter, Lazio e della sempre più sorprendente Atalanta si è fatta ancor più agguerrita. Arrivare in fondo in Coppa Italia garantirebbe, quindi, l’accesso diretto nella seconda competizione europea e riporterebbe il Milan nella sua dimensione più consona, vale a dire quel palcoscenico continentale, da cui manca da 3 anni, troppo tempo per un club storicamente abituato a primeggiare oltre confine.

Massimo Iurino

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