Da quando è sbarcato a Milano nell’estate del 2019, Theo Hernández è diventato molto più di un semplice terzino sinistro al Milan
Da quando è sbarcato a Milano nell’estate del 2019, Theo Hernández è diventato molto più di un semplice terzino sinistro. È stato una delle colonne portanti della rinascita rossonera, uno di quei giocatori capaci di cambiare volto alla squadra con la sua energia, la sua qualità e la sua capacità di incidere in entrambe le fasi di gioco. Oggi, però, le voci su una sua possibile cessione si fanno sempre più insistenti. E viene da chiedersi: il Milan può davvero permettersi di separarsi da Theo?
La crescita di Hernández in questi anni è stata esponenziale. Arrivato dal Real Madrid come una giovane promessa ancora tutta da plasmare, si è trasformato rapidamente in uno dei migliori terzini sinistri al mondo. La sua velocità devastante, la potenza fisica e la capacità di contribuire attivamente anche in fase offensiva — con gol spettacolari e assist decisivi — lo hanno reso un’arma imprescindibile per il Milan. Senza dimenticare il suo spirito combattivo, quella grinta che spesso ha trascinato la squadra nei momenti più complicati.
Certo, anche Theo ha attraversato fasi altalenanti. A volte si è lasciato trasportare dall’eccesso di foga, collezionando cartellini evitabili. Altre volte ha mostrato qualche disattenzione difensiva che è costata cara alla squadra. Ma il bilancio complessivo resta ampiamente positivo. E, soprattutto, la sua importanza nel sistema di gioco rossonero è indiscutibile: la fascia sinistra del Milan senza di lui perderebbe profondità, dinamismo e imprevedibilità.
Pensare di privarsi di un giocatore così significa correre un rischio enorme. Non solo per il valore tecnico, ma anche per il carisma e la leadership che Theo ha portato e porta in campo. È uno di quei giocatori che non si nasconde mai. Sostituirlo non sarebbe semplice: trovare un terzino con la sua completezza, capace di abbinare qualità offensive e solidità difensiva, è una sfida difficile, se non impossibile.