Sul Milan e Tare: "Io credo che si riparte dagli uomini. Anche la nostra generazione andò in difficoltà, ma l'uomo fa la differenza. Perché nella difficoltà ci si guarda in faccia e si risolve. A volte rimette in sella la squadra. Il mio Milan era fatto di grandi uomini, oltre le qualità tecniche".
Su San Siro e la protesta: "Mi fa tristezza. Il pubblico di San Siro sa di calcio, quindi quando ti fischiano è perché qualcosa non va. Nei miei 10 ci hanno sempre accompagnato. Ora la risposta la deve dare la squadra".
Sul saluto di Ancelotti al Real Madrid: "Il mister ha scelto, che bisogna dirgli? Una persona speciale, un padre. Mai banale, mai fuori dalle righe. Tutte le persone che lavorano con lui gli vogliono bene".
Sui ragazzi giovani: "Per me non si devono fare paragoni fra le generazioni, ma ci sono differenze. La fragilità, credo sia il difetto maggiore. Oggi fai più fatica a trovare certe cose. Penso che l'allenatore debba trovare la chiave, perché è un punto importantissimo".
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