- Calciomercato
- News economiche Milan
- Redazione
Alessandro Florenzi AC Milan-Monza 2-0 Serie A 2024-25
Giocatore giocatore, giocatore rossonero, ha parlato in conferenza stampa al termine di Milan-Monza, partita della 38^ giornata della Serie A 2024-2025 che si è svolta allo stadio 'Giuseppe Meazza' di San Siro, a Milano. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.
Perché solo alla fine in campo: "C'è la serietà di un allenatore che se pensa che non devi andare in campo non ci vai. Le scelte tecniche si rispettano sempre. Ero pronto, ma non così pronto evidentemente".
Sui pochi italiani e poco milanismo lui che ha toccato le stelle: "Lo stadio non era quello che volevo per il mio ritorno. Avevano anche le loro ragioni per quello che riguarda il campo. Vedere il Milan fuori dalle coppe non è normale e non deve esserlo. Mettiamo questa stagione alle spalle e ripartiamo domani da chi vuole spingere tutti dalla stessa parte, quella del bene del Milan, la più importante".
Se ha temuto di non toccare palla e se il Milan può fare come il Napoli di quest'anno: "Non usciva neanche, non riuscivo a entrare. Penso che la qualità di questa squadra poteva fare meglio anche nelle tre competizioni di quest'anno. Ci sono annate così, se devi prendere pioggia vai proprio dove piove. Abbiamo qualità, ma sappiamo tutti che la stagione è stata insufficiente. Come ho detto prima bisogna ripartire da domani. Ciò che è stato fatto non può cambiare. Bisogna capire dove sono stati fatti errori e riportare il Milan dove merita".
Un messaggio positivo: "Le qualità di questo gruppo. La rosa non rispecchia la classifica. Però con le parole non si va lontano. Quest'anno pochi fatti e tante parole. Speriamo di fare più punti l'anno prossimo".
Se resta: "Dico che il Milan è più importante di qualsiasi nome dietro. Bisogna ripartire da domani. Se sono dentro o no non è importante. Non so se mi piacerebbe restare, ma non per scelta del Milan, ma per scelta mia. Sono in un percorso in cui devo capire certe cose. Personalmente dico. Ho sempre avuto dal Milan una cosa che difficilmente hanno avuto miei colleghi: il rispetto per la persona e il giocatore. Ho visto colleghi blasonati più di me messi alla porta e devo solo ringraziare".
© RIPRODUZIONE RISERVATA