Sul calendario in discesa e l'errore da non commettere: "Non ci sono errori, devi fare punti. Cinque partite, non sono poche. 15 punti sono ancora tanti. Tutte stanno spingendo al massimo in questo momento. Già le prossime due partite, anche se contro squadre di zona bassa, sono importanti. Con queste squadre abbiamo perso punti".
Se centrare la Champions League gli farebbe rivedere i piani: "Intanto dobbiamo arrivarci. Unica cosa importante. Sarebbe la quinta volta in sette anni. Questo è il traguardo, che voglio raggiungere a tutti i costi".
Sulle scelte tattiche decisive: "Vittoria dell'Atalanta a suo modo, dei suoi giocatori e di chi è entrato, che è stato determinante. Coi cinque cambi il calcio è cambiato. Serve sempre avere cambi importanti, soprattutto chi gioca le coppe. Stasera facciamo fatica a trovare qualcuno che non ha fatto bene".
Sulla consapevolezza della squadra: "I margini di miglioramento li andiamo sempre ricercando. Abbiamo fatto un percorso straordinario. 19 vittorie in campionato, una Champions League al nono posto, rischiando di entrare agli ottavi. Ce la siamo giocata con squadre che ora sono in semifinale. Abbiamo fatto un campionato straordinario, inciampando qualche volta, ma se guardo la classifica sono stati decisivi gli scontri diretti per non essere in testa. Mettiamo dietro molte squadre importanti, che sono tutte importanti e sono felici. Noi meno sembra, ma non siamo mai scesi dal terzo posto".
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