Le perquisizioni e gli sviluppi
—A seguito della segnalazione, la Procura di Udine ha avviato un’inchiesta e avvisato Okoye della sua posizione di indagato. Ma non solo: l’indagine coinvolge anche Diego Giordano, un imprenditore locale, titolare di una pizzeria molto frequentata dai calciatori dell’Udinese. Gli immobili di Okoye e Giordano sono stati oggetto di perquisizioni, alla ricerca di eventuali prove, come ricevute di scommesse, e per analizzare le comunicazioni sui telefoni dei due. Tra le ipotesi al vaglio, quella di un accordo verbale tra i soggetti coinvolti.
Le dichiarazioni della difesa
—Il legale di Maduka Okoye ha prontamente risposto alle accuse, definendo le accuse “totalmente insussistenti”. Secondo la difesa, l’ammonizione ricevuta dal portiere non ha nulla a che vedere con attività illecite e non rappresenta una situazione fuori dall’ordinario nel corso di una partita.
Le indagini sono ancora in corso, ma l’inchiesta ha già sollevato preoccupazioni riguardo alla crescente attenzione sulle scommesse e sulle possibili infiltrazioni nel mondo del calcio. La Procura di Udine continua a seguire il caso per chiarire ogni aspetto dell’inchiesta. LEGGI ANCHE: Criscitiello: “A Conte piaceva il Milan. De Zerbi era perfetto. Ma Ibra…”>>>
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